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Spiriti Critici

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2012 09:49
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08/11/2007 15:09
 
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Quota

Comunque il concetto di invasione è falsato.
Se per invasione intendete la presenza di persone senza fissa dimora penso che non sia questo il termine giusto.
Parlerei, piuttosto, di aumento di indigenza.

Ogni febbraio accade una cosa molto strana in Italia.
Puntualmente il Ministero dell'Interno emana la circolare con cui si "aprono" le quote d'ingresso in base all'esigenza di manodopera estera e, altrettanto puntualmente, saltano le imprese italiane a denunciare che le quote non sono sufficienti, occorre far entrare più manodopera.

Poi i mesi scorrono, i fatti eclatanti sono dati in pasto alla stampa, ed ecco tornare puntualmente -sempre dopo le ferie d'agosto, avete notato?- il termine "invasione".

La presenza di stranieri in Italia è inferiore a quella della Spagna e non mi risulta che ci siano stati particolari problemi con la popolazione Rom, considerate le politiche sociali in atto nella penisola iberica.

Fino al 1998 è stato possibile, per noi che con i Rom viviamo da tempo, fare progetti d'integrazione sociale, abolendo i campi (in abruzzo, ad esempio, abbiamo lavorato sodo con le famiglie per le regolarizzazioni e l'inserimento lavorativo; risultato: nessuna baraccopoli sul nostro territorio) e puntando all'integrazione scolastica dei bambini.
Dopo il 1998 l'Italia ha fatto una scelta emblematica: non ha riconosciuto la minoranza linguistica Rom nella legge di riferimento e, così facendo, ha escluso qualsiasi politica d'integrazione a favore di questo popolo.
La richiesta fu della Lega che, per far passare la legge che ha riconosciuto gli arberesh (etnia albanese), i ladini, i valdostani, gli alto atesini, e qualche altra che ora non ricordo, ha posto la condizione di escludere l'etnia Rom tra quelle da "tutelare".

Il risultato è proprio questo, assembramenti sorti a ridosso di quelle città che non hanno improntato delle proprie politiche sociali volte all'accoglienza e al controllo dei requisiti degli aventi diritto al soggiorno.
Vi ricordo che i bambini, in nome della convenzione per i diritti del fanciullo di New York, sono persone particolarmente esposte e, pertanto, sempre al centro delle programmazioni sociali che i comuni sono tenuti a fare attraverso i Piani sociali di zona.

Secondo me le responsabilità sono certe, e stiamo già facendo nomi e cognomi.

Le risorse ci sono ma sono deviate verso interventi che rendano visibilità politica.
Vedi i Festival che la popstar Veltroni ama patrocinare per costruire la sua immagine mediatica.

In quei giorni a Roma è morto di freddo il piccolo Francesco, bambino Rom protetto da mura di cartone, e il sindaco di una delle città più ricche del mondo ha avuto la faccia tosta di comparire in pubblico senza mai esprimere il suo cordoglio per l'accaduto.

Ma quale invasione!
Parliamo, piuttosto, di presa di coscienza.
Rendiamo conto ora delle deprivazioni che abbiamo inflitto in passato.
[Modificato da mujer 08/11/2007 15:12]
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