Dovrebbe essere una notte insonne per molti questa.
Sicuramente lo sarà per coloro che guardano a questo due di luglio come a una giornata nefasta. Ricorderò spesso questa notte insonne, ricorderò soprattutto il dicotomico senso di certezza ignota.
Avemus securitate.
Dormono tranquilli quegli italiani che confidano nelle ronde e nella mano dura di un governo costituito da irresponsabili. Dormono tranquille le signore al primo piano che soffrono la calura a finestre serrate. Dormono tranquilli i commercianti, gli ambulanti, i mercanti di questa nostra italia agiata.
Dormono tranquilli i nazionalisti e i patriottici dell’ultima ora.
Non dormiranno per molto le migliaia di persone che si recano quotidianamente a lavorare nei luoghi di schiavitù, dove l’ottenimento di un permesso è un miraggio e la richiesta del riconoscimento di un diritto causa di licenziamento.
Non dormiranno coloro che saranno considerati pericolosi estranei da bande di criminali in pettorina gialla.
Non dormiranno sicuramente i profughi, le puttane, i barboni, i meninhos, le coppiette, i notturni, i taciturni, i pacifisti, gli autonomi, gli artisti e i saltimbanchi, i gatti, le badanti, i dottori, alcune maestre, molti bambini e bambine, e anche Azad.
Chi dorme sonni tranquilli, stanotte, è un consapevole complice.