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Camera con vista

Ultimo Aggiornamento: 10/07/2012 16:28
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12/05/2007 12:13
 
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Ho tutta la giornata libera, mi dico, e sono piena di propositi del tipo: mi faccio un bagno caldo, scrivo, doppio i cd, passo le foto, curo le piante, lavo i vetri – e intanto la fetta biscottata cade floscia nell’orzo – chiamo l’amica che organizzi una cena da me ché non mi va di chiamare mezzo mondo, sostituisco le lampadine fulminate – driiiiiiiiiiiiiiinnnnn – arrangio quel brano della negra – driiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnn – CHI EEEE’?

Le mattinate libere sono le migliori alleate dei rompicoglioni.
Ci dev’essere un’agenzia che informa i rompicoglioni dei poveri cristi con le mattinate libere.
Se non è il testimone di Geova è il postino, se non è il postino è il venditore di saponette, se non è il venditore di saponette è la mamma.
Mammmmaaaaa? Che diavolo ci fai qui a quest’ora?

(Quando decisi di trasferirmi ho studiato bene la “base”, lontana e strategica, con strade buie e recinto con filo spinato. Urgevano barriere architettoniche tra me e la genitrice, la mia carnefice personale dal cuore amoroso. Una mamma ti mette al mondo per provare a se stessa quanto le vorrai bene, sei il suo termometro emotivo, alle alte temperature fondi.
Se ti allontani la mamma trova il modo di ricondurti a lei, un telefono linea diretta, una vicina da tenerti d’occhio, una raccomandazione alla tua collega, periodiche visite al tuo medico curante.
Ma nessuna domanda diretta, la cara madre sa essere discreta).

“Ma sei ancora in pigiama?”
E’ sempre una gioia iniziare una giornata libera con il giudizio di una madre perfetta. Lei a quest’ora avrà già rifatto i letti, pulito i mobili, fatto la spesa, dato da mangiare ai gatti, passato la cera e chiamato le sue amiche per un tè in centro.
Io riesco a malapena a girare il cucchiaino nella tazza del caffè che, nel frattempo, la genitrice mi ha preparato.

“Dov’è il grembiule?”
“Dove lo hai lasciato l’ultima volta, mamma”

Inutile farle capire che io del grembiule me ne frego, passo la scopa senza grembiule, è proibito?, lavo i piatti senza guanti, che t’importa? E, cosa peggiore, non stiro mai, uh che affronto!!
Una mamma ti mette al mondo per insegnarti a rassettare la casa, per dirti come si crescono i figli e per dimostrarti che l’uomo è un codardo.

Così dice mi madre: “gli uomini sono codardi, bambina mia”
Il guaio è che io ho finito per crederle. Le mamme ti mettono al mondo per farti ripetere i loro sbagli. Come fai a dire a una madre che lei è una donna che non ti piace? Come fai a dirle che hai tentato con tutte le tue forze di non seguire il suo esempio mentre, ora, ti ritrovi a volere una casa impeccabile e senza la scia di calzini e boxer sparsi?

“Ti preparo il pranzo”
“Non ho fame, mamma”
La mamma ti mette al mondo per nutrirti. Per la mamma non è questione di fame o non fame, a una certa ora si mangia, a una certa ora si ama, a una certa ora ci si odia.

Ecco, questa è l’ora dell’odio, mammina.
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13/05/2007 20:00
 
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un misto di ironia e cinismo?
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14/05/2007 09:14
 
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Le mamme sono le mamme, tutto il resto e' chiacchera: cosi' potremmo risolvere l'eterna querelle tra figli e madri.
Poi, naturalmente, ci sono casi diversi, culture diverse, situazioni diverse, ma di fondo rimane quel legame imprenscindibile dalla sua naturale condizione: un legame quasi morboso che lega una madre al proprio figlio.
Io, ad esempio, passo piu' tempo a sacramentare con mia madre che a fare o a dire altro.
Soltanto a mente serena percepisco comunque che la mia lotta e' una battaglia contro i mulini a vento: mia madre, infatti, se ne infischia di tutte le mie considerazioni e imperterrita continua a fare la madre.
E la vince lei.
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14/05/2007 09:36
 
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"Le mamme sono le mamme"
ma quale sacralità!! [SM=g10529]

L'odio temporaneo e reciproco è sano per entrambe, la favola dell'eterno amore filiale è irrealizzabile. E' retorica.
Ma è più facile tra donne, secondo me.
Tra donne ci si intende.

Il pezzuncolo ti è piaciuto?

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14/05/2007 10:40
 
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Il pezzuncolo e' carino,ma bisognerebbe chiederlo a tua madre un parere.
O forse a qualsiasi mamma?? [SM=g7574]
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14/05/2007 17:53
 
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mia madre direbbe "sei la solita"

(direbbe anche "che ci vuoi fa' mammi'?" tentando un abbraccio autoconsolatore...uffa)

verrà il giorno in cui ci vedranno grandi? [SM=g10765]
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28/05/2007 18:53
 
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Ho scaricato un po' di nervi in supermercato.
Sono andata spettinata e con sandali bassi, trascinando i piedi come fossi stanca.
Ho trovato il dulce de leche e mi sono rilassata, trovare appigli con l'infanzia fa rilassare, come quando Rosi mi diceva che dovevo smetterla di mangiare dolci, sei troppo golosa e questo riguarda la tua infanzia, mi diceva.
E' per questo che non smetto, ben vengano i ricordi.
Ho pensato al modo migliore per non pensare al tuo compleanno: faccio finta che oggi non sia oggi, oppure che tu non ci sia, o  peggio  faccio che sono lì anche se non ci sono.
Non ci sono.
Vado a lavarmi i capelli, rilassa il massaggio anche se l'acqua calda irrita e ti sprigiona una miriade di impulsi nervosi, come quella volta che la nonna mi mise sotto l'acqua fredda perché faceva bene alla pelle (ma malissimo all'umore, direi).
E' buffo che io ricordi mia nonna, sono anni che non la ricordo, troppo lontana ora.
Eppure c'è stato un tempo in cui decidevo di passare un po' di tempo con lei, burbera e distante, passare il giorno intero ad imparare a ricamare dalle sue dita.
Mia nonna non amava i compleanni e ce li rovinava sempre; se decideva di partecipare potevamo assistere alla scena familiare melodrammatica, ci andava di lusso se mandava a dire che stava male (noi sentivamo la sua sinistra presenza anche a 10.000 km tra noi e l'Italia).
Mia nonna odiava i compleanni perché i suoi erano rimasti laggiù, alla fine di quei 10.000 km.
Alla cassa ho visto il risultato dei miei nervi: due etti di prosciutto crudo, uno di cotto, molta verdura, qualche petto di pollo e del mate. Il dulce de leche è rimasto sullo scaffale, finirà nella bocca di un'altra me stessa.
La cassiera ha ringraziato ogni mio gesto, non so se per gentilezza o per timore, avrò avuto lo sguardo truce.
Non ho ancora lavato i capelli, se il massaggio rilassa sentir l'acqua sul corpo mentre fuori piove non è il massimo.
Sì, fuori piove e c'è molto vento.
Quasi come l'altra notte, tutti quei tuoni e tu respirandomi in faccia. Mi sono svegliata e ho visto il tuo respiro vicinissimo al mio, l'ho visto - non sentito - ché i tuoni mi facevano sentire una furia diversa dalla tua.
I lampi, invece, mi facevano vedere il tuo respiro a zig zag.
Ora c'è, ora non c'è. Così per una buona mezz'oretta finché non ho deciso di chiudere gli occhi.
Potrebbe diventare il giorno del mio odio per i compleanni, copiarti e decidere che da oggi li odio anch'io.
Perché no? In fondo chi se ne frega se oggi sei nato, se un giorno di quarantacinque anni fa c'è stata una donna che ha aperto le gambe, ha gridato e ti ha messo al mondo? A chi importa?
Persino la terra sembra non curarsene, tanto è lontana ora.
Ma l'altra notte no, noi protetti e lei intenta ad interrompere il nostro sonno per costringerci a guardarci l'un l'altro.
Siete scoperti  sembra dire - vi guarderete finché io vorrò.

Oggi è il tuo compleanno e qui piove.
Può darsi che piova anche a Pechino e a Perth in Australia.
Non che m'interessi ma, laggiù, forse qualcuno si sta guardando.


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29/05/2007 14:24
 
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No, le mamme non ci vedranno mai grandi. E' cosi' se ci va' o non ci va'.

[SM=g8524]
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29/05/2007 14:25
 
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Io non odio i compleanni; detesto la festa dei compleanni.
E' diverso.

[SM=g11230]
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03/07/2007 18:35
 
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Ho bruciato il nipotino. Non sto scherzando, l’ho bruciato davvero, e ora sono qui che mi crogiolo nella mia sofferente punizione: andrò a letto senza cena. E’ che se dovessi spiegare perché l’ho bruciato non trovo le cause, né le ragioni, né alcuna scusa valida per questo considerevole errore; l’unica uscita da tale riprovevole condizione può essere quella di guardare alla mia perenne distrazione. Già, perché io sono distratta, e parecchio. L’aggravante è che il nipotino era sotto la mia responsabilità causa madre e padre lontani. Uno a nord e l’altro a sud, e il bambino al centro, ma non dei miei pensieri, evidentemente. Eppure ho dedicato tutte le mie attenzioni a quello che, essendo un nipotino, verrebbe ad essere come un figlio in seconda, uno che sostituisce il discendente che non ho mai avuto e che mai avrò – per scelta e per destino – un figlio posticcio che si affida a te quando mancano i genitori naturali, quelli che se ne stanno uno a sud e l’altro a nord, e che diventa triste quando l’adulto supplente non è all’altezza del ruolo. Sarà che la distrazione unita alla responsabilità porta a sbagliare, visto che in questi giorni con il nipotino tutto il mondo convergeva verso me. Motociclisti che avevano deciso di suicidarsi contro di me, passanti che si intrufolavano tra le mie ruote e le strisce, vigili che mi inseguivano e che, nel momento di mia maggior distrazione, hanno autografato una multa di ben settantaquattro euro segnalandomi che sono stata alleggerita di due punti perché me ne potessi ricordare. Il nipotino mi guardava e si disperava con me, io per il mondo appiccicato addosso, lui per le spalle arse. E’ comunque in gamba il mio nipotino, ha trovato l’unica scusa che nessun genitore/zio/adulto supplente troverebbe mai: “è il sole che non è a posto zia, e la colpa ce l’ha quello che ha bucato l’ozono”. Quindi se ho fame questa sera è per colpa di uno stronzissimo magnate dell’industria di bombolette che ha combinato tutto ‘sto casino. Tutto sommato ho un bravo nipotino, e non credo sia il caso di punirmi. gnam
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Email Scheda Utente
30/09/2007 21:21
 
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E' la prima sera a casa dopo mesi e mesi di calore estivo.
Inizia a far freschetto, sto guardando la tv.

C'è un uomo che sta dicendo a blob che il comune di Lanciano – qua vicino – lo ha rovinato, ha la faccia vicinissima allo schermo, vedo bene le grandi occhiaie stanche, ora sta piangendo
"Continuerò qui fin quando non crepo" ha appena detto

Ora c'è quella che presenta le gare di ballo, non ricordo il nome. Questa non ha le grandi occhiaie stanche, anzi, ha una faccia stiratissima, è pure molto sorridente, questa non piange.

C'è una carrellata continua di persone famose, che molti oggi chiamano vip senza sapere perché. Very important person, persone molto importanti.
Ma è un errore, non sono persone importanti ma persone conosciute da tutti perché ti piombano in casa a qualunque ora, senza essere annunciati né benaccetti.
La very important person, in fondo, sono io che li faccio accomodare in casa mia.
Pròstrati piuttosto.

Oh no, Santoro il Viscido.
E infatti fa finta di non essere ripreso tanto è megalomane.

Ora c'è un bellissimo gigante guercio che canta e si mangia la mosca!
Eheheh, si mangia la mosca, che vuol dire anche che abbozzi, che non ti sta bene ma fai buon viso a cattivo gioco.
Perfetto dopo Santoro, certo.

Riparte Report, da domenica 14 ottobre. Importante no?
Ora c'è Fazio con quella bella ragazza, straniera, che ha sempre questi vestitini molto striminziti da ragazza di campagna che mostra le tette. C'è Fabrizio Frizi stasera, ha detto la svedese (o è norvegese? mi confondo sempre), mi fa abbastanza schifo Fabrizio Frizi, un altro che mangia la mosca.

Ecco Mercalli, vediamo le previsioni.

C'è una cartina tutta gialla e arancione, con delle bande rosse e verdi perché il mio televisore è rotto.
E' stata un'estate più calda, ci stiamo abituando psicologicamente al calore, dice Mercalli che con quel cognome doveva fare il vulcanologo e non il meteorologo, secondo me.

Ecco l'anticiclone delle Azzorre, lo saluto. Torna presto che qui è già autunno e io vado in letargo.

Mi cola il naso, porca paletta. Inizia il mio disfacimento organico, crollo pian piano, tornate a svegliarmi in primavera. Adieu jeneusse!

Il ritratto di Pietro Aretino del Tiziano mi sta tenendo caldo, ha un mantello color terra di siena avvolgente, tenuto chiuso in avanti con la sua mano sinistra. Un colore bellissimo, caldo.

Etciù.
Metto il poncho che non devo tenere chiuso con la mano sinistra perché è un poncho.

Il pubblico applaude sempre e non capisco perché. Appena il critico di cui mi dimentico sempre il nome dice Tiziano era un genio, il pubblico applaude. Eccone che ne è arrivato un altro.
La prossima settimana ci sarà Van Gogh, dicono di scrivere sul loro sito il quadro preferito ma non I Girasoli ché è vietato.

La strada di MacCarthy! Lo sta presentando una bella donna con gli occhiali uguali ai miei. L'eleganza del riccio è l'altro libro, non so di chi, che la signora propone come accompagnamento a La strada.

Un momento di comicità con uno che non mi fa ridere per niente. Vorrei proprio conoscere quelli che ridono alle battute di questo qui.

Meno male che ora c'è la pubblicità.
Una ha appena preso con le mani una pasta integrale scolata, in mezzo a tutto quel vapore, e non si è scottata nemmeno un po'.
Io l'ho fatto oggi con una tagliatella e ho smadonnato per mezz'ora.

E' appena passata un'aspirina attraverso il disegno di un corpo umano con focolari catalizzati tra le vie respiratorie e il colon. Se mi sentissi piena di focolari non prenderei mica un'aspirina, mi cagherei sotto e chiamerei un'ambulanza.

Ecco Frizzi, che si vanta dell’audience di quella trasmissione sulle professioni, che ha provato con la sua fidanzata e la sua mamma prima di metterlo in onda. Niente di meglio dell'intelligenza familiare, vero? Metti che la mamma si faceva la palla, o la fidanzata ti mollava in pieno gioco, tu, Frizzi, non lo facevi il programma, no? Uhm.

Ma perché dovrebbe interessarmi della fidanzata e della mamma di Frizzi, ché già c'ho la mia di mamma che di aneddoti simpatiche mi riempie ogni giorno. Oggi a pranzo mi ha fatto ridere parecchio, si prendeva in giro perché si sente vecchia e non si sopporta.
E poi dormicchiava perché l'ho riempita di tagliatelle, e lei odia assopirsi (e dormi un po' così non rompi!)

Hanno appena detto che Umberto Eco non poteva fare a meno de "Il gioco delle identità" condotto da Frizzi. Ha detto "Davanti alla scoperta se il personaggio è un macellaio o un idraulico non resisto!" Complimenti a Umberto Eco, ce ne fossero di intellettuali così.

Cosa ha detto Umberto Eco sulle ultime iniziative popolari?
"Davanti alla protesta dei cittadini sulla politica e sull"antipolitica, non resisto"
Lo ha detto? Mi sarà sfuggito.

Ne ha fatte di cose inutili Frizzi, lui le elenca e il pubblico applaude.
Li sto cronometrando, applaudono ogni minuto esatto, la clap è metodica.

Nooooo, sta cantando, noooooo!
Meno male l'applauso lo ha stoppato.

Sto adorando gli applausi.

Ma a me che me ne fotte della vita di Frizzi? Perché sto qui a sentire che il papà di Frizzi era un uomo sincero?
Vai e chiedi a qualcuno: "tuo padre è sincero?" Vedi se ti rispondono: "no, mio padre è stato uno sporco bugiardo"

Le autobiografie sono bonarie e false, inattendibili.
Un po' come questa mia, non vi sto mica dicendo che mentre scrivo mi sta colando il naso, non farei una bella figura.
Ma 'sta Carlotta, la fidanzata di Frizzi, chi è?


Frizzi ha un gommone! E Fazio glielo chiede con un sorriso malizioso..."Qui c'è scritto che tu hai un gommone. E non si capisce se è tra Scario e Maratea..." importantissimo sapere se è in un porto o in un altro, scherzi? Frizzi svela l'arcano: "l'ho tenuto tre anni a Maratea ma da quest'anno lo tengo a Scario". Basilare.

Mo' mi preparo, vado a trovare Frizzi e gli parlo della mia vita privata, della mia vita amorosa e della palma che mi affitto ogni anno in spiaggia. Gli dico pure che anche quest'anno farò yoga e che il mio contratto è di collaborazione e durerà un anno intero.
Visto che io sto scoprendo tutto della sua vita, anche lui dovrebbe essere interessato alla mia.

Madonna santissima! E' arrivato Cofferati.
Mi arrendo, non ce la faccio, non riesco a reggere la mia stupidità nel dare ascolto a simili personaggi e a costringermi ad elaborare le inutili informazioni in questa cronaca.

Mi dichiaro stupida e vado in letargo.
Svegliatemi in primavera.
[Modificato da mujer 30/09/2007 21:24]
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Email Scheda Utente
01/10/2007 17:50
 
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Madonna, ma che programmazione per una tranquilla serata tv.
Ma che canale era? o saltellavi da uno all'altro? se e' cosi', che sfortuna diamine passare da Santoro a Cofferati, attraversando Frizi.
Le previsioni mi interessano: le bande gialle e arancioni erano difetti di color della tua tv, vero? se no, e' grave,
La banda arancione non e' mai foriera di buone notizie, porta caldo, afa, disastri, tragedie. Un inferno insomma.
L'anticiclone delle Azzorre? meno male che se n'e' andato fuori dai coglioni, invece. Speriamo sia per sempre, nei secoli dei secoli, per l'eternita': il giorno che qualsiasi " previsione meteo" ci dira' che questo anticiclone e' un ricordo del passato per sempre, quel giorno Giuliacci sara' insignito dell'Oscar. Sicuro.
Il Milan, visto niente? male, molto male, anzi bene dato che fa schifo.
Cos'ho visto ieri sera??? uhmm, non ricordo.
Tl, mi pare.

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Email Scheda Utente
08/10/2007 15:44
 
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Quella sera ero sintonizzata sui Rai3, lo sai che è l'unica che guardo.
Ma ora sto mollando anche questa, penso che mi limiterò soltanto a Report che inizia domenica prossima.
La tv arcobaleno (che non è un'emittente di sinistra ma la mia che è rotta [SM=g7088] ) sta per tirare le cuoia.
Prima che spiri mi diverto a canzonarla un po'.

Prova a fare la cronaca di questo tuo pomeriggio in ufficio...camera con vista! (sto origliando [SM=g10529] )

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Email Scheda Utente
08/10/2007 15:56
 
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Un consiglio a tutti: stasera incomincia in prima serata su Rai due la nuova serie Voyager.
Un ottimo programma di intelligente distrazione.

Io non mi perdo una puntata
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Email Scheda Utente
08/10/2007 15:57
 
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Ufficio con vista
la cronaca? di questo pomeriggio in ufficio? diciamo concisa, sintetica, che rende l'idea; diciamo pure che non si perde in fronzoli vari, diciamo allora: uno schifo.
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Email Scheda Utente
08/10/2007 16:05
 
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vedremo voyager

bene, ti sei dato alla scrittura minimalista?
(e tu che hai sempre criticato peace...) [SM=g8179]
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Email Scheda Utente
08/10/2007 16:30
 
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Peace
Peace chi? non sapevo che al giorno d'oggi un tipo simile potesse essere considerato scrittore: mi sembra quasi un'eresia pensare che questo inglese possa soltanto assomigliare alla lontana a un romanziere, ma dato che le cose stanno in questi termini, allora mio malgrado mi sorge un altro dubbio: non immaginavo che la scrittura potesse essere intesa - o confusa per meglio dire - con qualcosa di completamente diverso da quello che in realta' dovrebbe essere: un'acciaieria.
Perche' e' di simile ambientazione la scrittura di questo tipo: rumori urtanti, sfregamenti, cigolii, scricchiolii, brontolii, schiamazzi, fuliggine, rifiuti, rottami, trucioli, puliture, fumi, oli, scarti.
Insomma, una carpenteria metallica, laddove, si vuole avere la pretesa di scrivere.
Cazzo.
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Email Scheda Utente
08/10/2007 16:58
 
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[SM=g7088]

basta pronunciare la parolina magica...

allora, cosa si vede dalla tua finestra?
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Email Scheda Utente
08/10/2007 17:35
 
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Un parcheggio, automobili, case, cemento. Uno schifo, ripeto.
Ed e' cosi' per kilometri e kilometri, per decine e per centinaia.
Case, palazzi, cantieri, capannoni, centri commerciali, parcheggi, strade, tangenziali, superstrade, agglomerati urbani, ferrovie, rotaie, ponti, sopraelevate, luci, neon, lampioni, rumori, fari, code, colonne, auto, camion, furgoni, moto, motorini.
Ecco quello che si vede qui da noi.
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