Pasolini e' infinitamente superiore ( e rivendichiamolo ancora una volta il concetto superiorita' e inferiorita') agli intellettuali italiani di oggi e anche di ieri. ( Ortese compresa)
La sua, al contrario delle altre, e' un esperienza vissuta in prima persona: partecipativa non solo sul piano sociale ( politica e scrittura) ma sul piano carnale, interiore, solitario.
Pasolini critica la societa' italiana come mai nessuno ha fatto: un occhio attento, lucido, disincantato. Una sorta di Epoche' personale.
Quest'occhio spazia a 360 gradi; non s'infervora solo "contro", ma s'infervora persino in se' stesso.
Va' a fondo, analizza, gira e rigira, conclude. Una sintesi che non solo e' una sintesi esterna ma e' una sintesi personale: Pasolini e' una summa, e' un quantum, e' colui che sentenzia.
Avete mai fatto caso che Pier Paolo ricorre spesso alle sentenze?: ne ha il carattere, ne ha la fierezza, ne ha' le spalle larghe per assumersi questa responsabilita'.
Denota una sicurezza stupefacente; non si lascia invischiare sul piano della discussione, dei se dei ma dei forse: intelligentemente porta argomenti ai quali e' impossibile obiettare, tranne il caso ( malcostume dei parolai) di essere totalmente in malafede, accecati, sordi: insomma dei delinquenti del pensiero.
Riassumendo la grandezza Pasoliniana la si potrebbe sintetizzare nel classico 2+2=4. Si leggano le sue tesi; si leggano le sue profezie e una volta fatto questo , ci si chieda che cavolo mai si puo' rispondere in modo onesto se non dicendo, e' vero.
Questo non significa che Pasolini porta una verita' assoluta: dice parecchie castronerie, asserisce concetti ed ideali assurdi, fantasmagorici, un poco " deboli" e la sua visione del mondo non mi trova consono a tutte le sue sfumature, anzi.
Pero' rimane un fatto incontrovertibile: leggerlo ed impararlo e' un banco di prova che merita ogni sforzo e ogni rispetto.
L'ho gia' detto una volta: faccio fatica a dire che quest'uomo e' di sinistra o marxista. Secondo me Pasolini e' grande di per se senza bisogno di riconoscerlo in un sistema filosofico.
[Modificato da sergio.T 12/03/2009 12:30]