00 19/04/2011 11:18
Lo stereoscopio dei solitari
Vi presento un altro argentino irriverente.
Un vero esule, un "desplazado".

Lo sto leggendo e mi piace molto. E' vero, l'essere argentina mi fa capire alcuni paradossi della sua scrittura.
E l'essere desplazada pure.

Ma potrebbe piacervi, almeno credo.
A Sergio piacerà di sicuro, secondo me.

"Quando non si è più giovani ci si sente a volte sopraffatti dall’impressione che tutti i giovani siano stupidi, dalla certezza quasi che la loro ignoranza e la loro presunzione non meritino tenerezza bensì disprezzo; seme volgare della futura pianta storta, già bruciato dalla gelata. Questa è un’impressione falsa, e la sua causa è l’abitudine di fare un confronto tra gli autori letti e le persone che vediamo tutti i giorni. Nei libri conversiamo con le intelligenze più vigorose della storia, nelle nostre giornate conversiamo con qualche persona che il caso ci ha messo accanto."

Completamente d'accordo con lui.