Cronaca di una notte Romana
Si vero, un bel gruppo che ha capito l'aria che tirava. Aria gelida dalle propaggini di Songovazzo. Sono scesi qualche tornante e poi si sono fermati:
- cosa si vede? - ha chiesto il Generale.
- Sembra un villaggio - ha risposto la vedetta.
- Di quante persone? - ha continuato Minucio.
- Poche centinaia e non sembrano avere particolari atteggiamenti aggressivi. Sembrano che si stiano divertendo - ha risposto Publio la vedetta.
- Divertendo? cosa intendi? - ha continuato Minucio
- Sono in mezzo ad una strada , con delle luci che scoppiettano e ridono tutti, sono decisamente in pace - ha detto Publio
- Che hanno riferito gli ambasciatori? o avete gia' mandato i Feciali? - ha continuato serio Minucio.
- No, nessun feciale per ora, soltanto Rufo come ambasciatore che ora si trova tra loro. E tempo fa , in terra di Liguria, Manuel Terenzio e' venuto a contatto con una del villaggio -
- In terra di Liguria? dove ne abbiamo deportati 400.000? non e' bastata la lezione a questi del villaggio Ceretese? - sorridendo ha detto Minucio
E Publio: - No, ma Rufo parla bene di questa gente. Dice che non sono un problema per noi Romani, possiamo lasciarli in pace, non arrecheranno danni a Roma e non si schiereranno contro di noi-
- Meglio, non rischiare: fai preparare le colonne. Legione VIII in stato di guerra e schierata! - dice Minucio.
- Minucio pensaci bene, possiamo evitare-
Sono rimasti fermi in silenzio nei boschi di Songovazzo ; schierati, in colonna, la cavalleria pronta, i soldati in stato di attacco: si sentivano gli schiamazzi dal villaggio. Gente che si stava divertendo in amicizia e tra loro un Romano. Anche lui stava bene.
Tutti si voltavano ogni tanto verso Minucio che sembrava soprapensiero. Che fare in questo caso? un Romano, uno di loro, era con quella gente del villaggio e c'era anche una forestiera , una Peligna. E questo per i Romani era troppo, era inacettabile: una Peligna? una solidale con i Sanniti? Il silenzio continuava e Minucio, dal quale si aspettava l'ultima decisione, quella fatale, rifletteva: un Romano in compagnia di una Peligna e in compagnia di gente di una tribu' italica? che faceva quel Rufo? Non gli sembrava troppo esagerato quella vicinanza? Alla fine Minucio pensava: no, se Rufo si comporta cosi' avra' i suoi motivi, sara' davvero brava gente , oppure lui li ha avvertiti: " quando passano fate solo in modo di non reclamare i vostri diritti moderni, non indisponeteli, tutto qui, basta poco". Si, ha ragione Rufo, lasciamoli andare, per ora.
E rivolgendosi alla truppa in colonna esclama: " Colonna in marcia, lasciamo questo villaggio in pace ma a memento per il futuro si comunichi tramite vedetta con Rufo questa voce: " Passiamo oltre Rufo, ti lasciamo in compagnia di questa piccola miserabile tribu' montana. Ed in compagnia di quella Peligna che ad onor del vero poco c'ispira: sembra una rivoluzionaria simpatica ma sempre rivoluzionaria. E tu sai Rufo come vanno le cose: ricordati la Liguria, la Gallia, le terre Iberiche , Cartagine, Vejo e tanti altri posti: chi ha esagerato ha pagato e di loro non rimane nulla, niente, polvere. Essi furono. Lasciamo la Val Seriana e ci rincontreremo a Roma in altri tempi ed in altre occasioni.
Colonna in marcia!!!! e buon anno a tutti, PER ORA"