00 14/11/2008 11:07
Sesso: dai 40enni no al condom
Boom di rapporti orali tra i giovani


ROMA (12 novembre) - Al sesso protetto dicono no numerosissimi quarantenni, anche nel caso di un incontro di una notte. Secondo uno studio dell'University College di Londra, le persone di 35-40 anni sono infatti meno inclini a usare il profilattico rispetto ai giovanissimi, nel caso di incontri con nuovi partner.

Lo studio, condotto intervistando oltre 11.100 adulti, rivela che due terzi dei ragazzi e delle ragazze di 18-20 anni non rinunciano al profilattico quando fanno sesso per la prima volta con un nuovo compagno. Una scelta prudente condivisa da appena un terzo dei 35-44enni alle prese con una nuova relazione. Secondo i ricercatori, autori di una pubblicazione sull'International Journal of Epidemiology, si tratta di un trend preoccupante: si dovrebbe optare per il sesso sicuro a ogni età. Un atteggiamento poco diffuso proprio fra le persone in teoria più mature, in barba allo spettro di Hiv e altri microrganismi patogeni legati a doppio filo agli incontri hot. Lo dimostrano i tassi delle malattie sessualmente trasmesse: secondo l'UK Health Protection Agency i nuovi casi di queste infezioni in Gran Bretagna sono aumentati del 6% nel 2007, rispetto all'anno precedente. E stando ai dati di un'altra ricerca, citata dalla Bbc online, le diagnosi di malattie sessualmente trasmesse negli "over 45" sono più che raddoppiate tra il 1996 e il 2003.

Sembra che con l'età si abbandoni la prudenza, nonostante il piacere senza barriere comporti seri rischi per la salute. Secondo l'indagine 9.600 intervistati hanno avuto in totale 15.488 partner in un anno, nel caso degli uomini incontri spesso "irregolari" (per le donne solo nel 20% dei casi, contro il 39% maschile). Inoltre, sempre secondo lo studio, gli uomini impiegano meno tempo ad arrivare all'intimità dopo il primo appuntamento: uno su cinque dice di aver fatto sesso con una donna entro 24 ore dal primo incontro, rispetto a quanto riferisce solo una rappresentante del gentil sesso su dieci.

Gli uomini inclini al sesso "mordi e fuggi" risultano inoltre più prudenti rispetto a quelli più pazienti: i primi sono più inclini a ricorrere al profilattico. In generale, comunque, l'abitudine al sesso protetto cala con l'aumentare dell'età degli intervistati. E si riduce al minimo quando la relazione è tra donne giovani e uomini di oltre 5 anni più grandi. «I nostri dati, che indicano un calo dell'impiego del profilattico con l'aumentare dell'età delle persone, sono preoccupanti», commenta Catherine Mercer del Centre for Sexual Health and Hiv Research dell'University College di Londra.

I giovanissimi praticano sempre più il sesso orale. E se gli adulti rinunciano alla protezione, tra i giovanissimi è boom di sesso orale. Un comportamento che può risultare pericolosamente a rischio per la possibilità di trasmissione di virus, come il papillomavirus (Hpv) causa di molte infezioni genitali ed anche del cancro al collo dell'utero e di forme tumorali alla gola e alla laringe. Per questo è d'obbligo l'uso del profilattico. Ad avvertire dei rischi derivanti da questo comportamento in crescita soprattutto tra gli adolescenti è la sessuologa Alessandra Graziottin: «Si tratta di un comportamento in fortissima crescita tra i giovanissimi», ha affermato l'esperta in occasione del Congresso dell'Organizzazione europea per la ricerca sulle neoplasie e infezioni genitali (Eurogin) apertosi a Nizza. Il virus Hpv, a trasmissione sessuale e per la cui prevenzione è in atto una campagna ministeriale di vaccinazione per le regazze dodicenni, ha spiegato, «non colpisce solo il collo dell'utero, causando tumori, ma anche le mucose della bocca. Il rischio arriva dunque anche dai rapporti sessuali di tipo orale, tanto che si stima che il virus hpv sia la causa del 48% dei tumori della laringe». A ciò, ha sottolineato, «si aggiunge un trend di crescita dell'uso di sostanze ed alcol tra le ragazze, il che abbassa ancora il livello di coscienza e la soglia di autoprotezione. C'è una crescente promiscuità sessuale, ma anche una banalizzazione di alcuni comportamenti sessuali». Il messaggio da diffondere tra le adolescenti, per la sessuologa, è quindi quello di usare sempre il preservativo, per ogni tipo di rapporto. E se lui lo rifiuta, dicendo di "provare meno", ha concluso, «va detto che studi dimostrano come la soddisfazione sessuale sia frutto innanzitutto di concentrazione e atteggiamenti mentali, indipendentemente dall'uso del condom».

Aumentano le infezioni tra le donne 40enni. Aumentano le infezioni sessuali tra le donne quarantenni, un effettto diretto della "coppia che scoppia", ovvero del crescente numero di divorzi e separazioni che segnano proprio questa fascia di età con la conseguente ricerca di nuovi partner ed un aumento della promiscuità sessuale. Sempre secondo Graziottin, a crescere sono anche i comportanenti a rischio da parte dei giovanissimi, a parire «da un aumento sostenuto dei rapporti sessuali di tipo orale e senza protezione, che espongono alla possibilita di contrarre virus pericolosi con l'hpv, causa di varie forme tumorali». Dunque, due le fasce di età più a rischio per comportamenti sessuali, sia pure per ragioni diverse. «Il picco delle infezioni genitali, come i condilomi causati dal virus Hpv - spiega Graziottin - si registra nella fascia 15-24 anni, quando maggiore è la promiscuità sessuale, ma la curva dell'incidenza delle infezioni continua fino ad oltre i 65 anni ed un aumento consistente si registra proprio tra le 40-50enni». Un fenomeno, rileva, «che riflette una tendenza di costume: in questa fascia di età, infatti, negli ultimi anni si è avuto un trend di aumento di seprarazioni e divorzi».

La crisi di coppia, è l'analisi dell'esperta, «porta alla ricerca di nuovi partnet, e vari indicatori ci dicono come sempre tra le 40enni sia anche in crescita il costume del "tradimento"». Una promiscuità sessuale non accompagnata, però, avverte Graziottin, da un atteggiamento di prevenzione: «Le donne più mature non si proteggono - sottolinea - ed usano poco il preservativo. Questo perché ritengono che il rischio di contrarre infezioni sia in qualche modo confinato ai giovani». Niente di più sbagliato: «Il messaggio da diffondere - avverte Graziottin - è che il condom va usato sempre. Inoltre, bisogna invitare anche le 40enni a vaccinarsi contro il virus Hpv, causa di molte patlogie genitali».