00 07/09/2007 11:00
Mi hanno consigliato "invito a una decapitazione" di Nabokov Vladimir. All' interno del romanzo sono presenti spunti kafkiani,anche se lui insiste nel ritenersi totalmente al di fuori, ed irraggiungibile al grande maestro.Sapete dirmi qualcosa sia dell'autore che dello stesso libro?
Recensione presa da IBS Nabokov Vladimir - Invito a una decapitazione


In sintesi
Il protagonista di questo romanzo, Cincinnatus C., ha un difetto: è opaco, nel senso che i suoi pensieri e le sue sensazioni non sono trasparenti agli occhi di coloro che lo circondano, perciò produce "un'impressione bizzarra, come di un ostacolo oscuro e solitario in un mondo di anime trasperenti le une alle altre". In quel mondo, che non è un paradiso, come gli altri sarebbero inclini a pensare, ma il suo beffardo capovolgimento, l'opacità non è solo un difetto, ma una grave colpa, forse la più grave: è segno che rivela la "turpitudine gnostica" del singolo. In quel mondo si viene condannati a morte non per ciò che si fa, ma per ciò che si è. Scritto nel 1934 a Berlino un romanzo chiaroveggente che ha per oggetto la società totalitaria.

[Modificato da Mac29 07/09/2007 11:01]