M.Beauseant: e' l'esempio della purezza di un Balzac.
La riflessione di Rastignac su questa donna e' dolce, e' sincera, e' onesta.
Anche i ricchi, anche i borghesi sanno soffrire; anche loro amano, anche loro sono sconfitti.
Sanno fare scelte, sanno assumersi responsabilita', sanno riconoscere i propri errori, sanno - in una parola - volere.
Dove si trova tutto questo nel patologico Hugo? Quell'Hugo che spedisce all'inferno un'intera classe; che non gli riconosce la seppur minima virtu'; che gli nega ogni volizione.
In fondo questo parassitario ( vive a spese del rancore) e' una sorta di talpa e tutto quello che brilla , indipendentemente dalla classe sociale, non lo puo' vedere, lui abituato al buio delle " tane".
Balzac , invece, non ha remore nel girare lo sguardo e nell'aprirsi a panorami diversi.
Balzac dona a tutti una " passione" , un istinto, una volizione; concede lo status di " uomo" a prescindere dalla classe.
Ma si sa ! Balzac respira in modo leggero, gaio, sereno: tutto il contrario di quel respiro corto, pesante, inciampato, affannato ( un Rosseau? un Hugo?), che a furia di detestare, hanno finito per rantolare.
[Modificato da sergio.T 05/02/2008 09:58]