00 12/05/2007 12:13
Ho tutta la giornata libera, mi dico, e sono piena di propositi del tipo: mi faccio un bagno caldo, scrivo, doppio i cd, passo le foto, curo le piante, lavo i vetri – e intanto la fetta biscottata cade floscia nell’orzo – chiamo l’amica che organizzi una cena da me ché non mi va di chiamare mezzo mondo, sostituisco le lampadine fulminate – driiiiiiiiiiiiiiinnnnn – arrangio quel brano della negra – driiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnn – CHI EEEE’?

Le mattinate libere sono le migliori alleate dei rompicoglioni.
Ci dev’essere un’agenzia che informa i rompicoglioni dei poveri cristi con le mattinate libere.
Se non è il testimone di Geova è il postino, se non è il postino è il venditore di saponette, se non è il venditore di saponette è la mamma.
Mammmmaaaaa? Che diavolo ci fai qui a quest’ora?

(Quando decisi di trasferirmi ho studiato bene la “base”, lontana e strategica, con strade buie e recinto con filo spinato. Urgevano barriere architettoniche tra me e la genitrice, la mia carnefice personale dal cuore amoroso. Una mamma ti mette al mondo per provare a se stessa quanto le vorrai bene, sei il suo termometro emotivo, alle alte temperature fondi.
Se ti allontani la mamma trova il modo di ricondurti a lei, un telefono linea diretta, una vicina da tenerti d’occhio, una raccomandazione alla tua collega, periodiche visite al tuo medico curante.
Ma nessuna domanda diretta, la cara madre sa essere discreta).

“Ma sei ancora in pigiama?”
E’ sempre una gioia iniziare una giornata libera con il giudizio di una madre perfetta. Lei a quest’ora avrà già rifatto i letti, pulito i mobili, fatto la spesa, dato da mangiare ai gatti, passato la cera e chiamato le sue amiche per un tè in centro.
Io riesco a malapena a girare il cucchiaino nella tazza del caffè che, nel frattempo, la genitrice mi ha preparato.

“Dov’è il grembiule?”
“Dove lo hai lasciato l’ultima volta, mamma”

Inutile farle capire che io del grembiule me ne frego, passo la scopa senza grembiule, è proibito?, lavo i piatti senza guanti, che t’importa? E, cosa peggiore, non stiro mai, uh che affronto!!
Una mamma ti mette al mondo per insegnarti a rassettare la casa, per dirti come si crescono i figli e per dimostrarti che l’uomo è un codardo.

Così dice mi madre: “gli uomini sono codardi, bambina mia”
Il guaio è che io ho finito per crederle. Le mamme ti mettono al mondo per farti ripetere i loro sbagli. Come fai a dire a una madre che lei è una donna che non ti piace? Come fai a dirle che hai tentato con tutte le tue forze di non seguire il suo esempio mentre, ora, ti ritrovi a volere una casa impeccabile e senza la scia di calzini e boxer sparsi?

“Ti preparo il pranzo”
“Non ho fame, mamma”
La mamma ti mette al mondo per nutrirti. Per la mamma non è questione di fame o non fame, a una certa ora si mangia, a una certa ora si ama, a una certa ora ci si odia.

Ecco, questa è l’ora dell’odio, mammina.