Ciao Salvo, che bello che sei tornato.
Spero che tu continui ad aver voglia di leggere, ovunque tu ti trovi.
La domanda che mi fai non è una domanda semplice. Diciamo che crescendo ho risposto in modi diversi:
in un primo momento, quando ho capito cosa fosse realmente successo, un senso di rabbia misto a paura ha fatto sì che io odiassi i nemici, che individuavo nei militari e nei poliziotti.
La paura era ancora tanta, considerato che quando vivi in dittatura senti il pericolo ma non capisci veramente dove si nasconda. Ma la rabbia prendeva il sopravvento ed urlavo, me la prendevo con tutti quelli che provavano a giustificare posizioni ambigue. Diciamo che avevo bisogno di trovare il nemico nelle persone che lo difendevano.
I miei anni peggiori sono stati quelli vissuti in lontananza dal mio paese, quando era più difficile far capire agli italiani cosa fosse avvenuto. Ora è più semplice perchè, come hai visto anche tu con quel telefilm e con Adri che te ne ha parlato, certe cose iniziano a sapersi ma allora, una ventina di anni fa, nessuno prendeva sul serio la scomparsa di 30.000 persone e di 1.500.000 di esiliati.
Allora ho capito che, invece di vendicarmi con rabbia dovevo farlo con l'informazione. Ho iniziato a dare voce a quelle madri che avevano vissuto la scomparsa dei loro figli, accompagnandole e aiutando il loro lavoro, difficilissimo, sotto minacce e omertà, silenzi, menzogne. Un lavoro enorme che giorno per giorno rilasciava briciole, molte volte da sola e altre con persone che, come me, credono a questo tipo di "vendetta".
E posso dire che, dopo tanti anni, questo lavoro di tanti anni e di tante persone nel mondo ha dato i suoi frutti. Da pochissimi anni gli assassini stanno subendo i processi e, man mano, stiamo facendo i conti con la nostra storia.
Ma molti, ancora, non riescono ad accettare quello che è accaduto realmente.
Ti dico la verità, non mi dispiace per quelli che continuano a negare, li vedo isolati e ignorati.
Chi ha saputo affrontare il dolore e ha chiesto giustizia oggi è felice ed è vivo più che mai, insieme ai figli scomparsi.
Se un giorno vorrai, ti farò vedere alcuni filmati che raccontano meglio questa storia.
Vi invito il 30 luglio a Castenaso (Bo) dove riproponiamo lo spettacolo "La voce delle Madri".
Spero che tu ed Adri possiate venire.
Un abbraccio forte a tutti e due.