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11/09/2008 15:22 | |
Federalismo fiscale, primo via libera
Calderoli: «Ok definitivo insieme alla Finanziaria: sarà responsabile e solidale. Autonomia di entrata e spesa»
ROMA - La strada delle riforme del governo Berlusconi non si ferma. Ora è la volta del federalismo fiscale che riceve il primo via libera in Consiglio dei ministri. «Il Cdm ha ampiamente discusso e approvato in via preliminare lo schema del disegno di legge-delega in materia di federalismo fiscale», annuncia un comunicato.
Il ministro Calderoli
FEDERALISMO RESPONSABILE - Tocca a Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione legislativa, spiegare a che punto è l'iter della nuova riforma. «L'approvazione definitiva del federalismo fiscale avverrà contemporaneamente con l'approvazione della manovra economica nel mese di settembre. Oggi c'è stata una prima approvazione preliminare, il testo sarà ora discusso il 18 settembre nella conferenza Stato-Regioni e poi nello stesso mese ci sarà il via definitivo».
Il ministro leghista non nasconde la soddisfazione per aver raggiunto una prima importante intesa all'interno del governo: «Abbiamo raggiunto l'obiettivo di arrivare ad un federalismo responsabile e solidale. Con un confronto approfondito con il sud, grazie ai ministri che lo rappresentano, avremo un federalismo che garantirà gli stessi diritti su tutto il territorio nazionale»
La riforma del federalismo fiscale «è una legge fatta per far star meglio tutti, non per svantaggiare qualcuno» ha aggiunto precisando in questo modo che anche le aree meno sviluppate avranno la possibilità di «elaborare un loro piano economico».
AUTONOMIA DI ENTRATA E SPESA - Calderoli ha accennato alle parti salienti del disegno di legge sul federalismo che sarà presentato più in dettaglio nel pomeriggio. Il Ddl prevede «autonomia di entrata e spesa agli enti locali». Verrà così «interrotto il trasferimento dallo Stato ai territori senza una corretta valutazione dell'entità erogata e del suo utilizzo» e subentrerà quindi una «gestione trasparente» e ci sarà così per il cittadino la «possibilità di verificare le entrate» con una forma di «controllo democratico
5 ANNI - Il periodo di transizione dalla spesa storica ai costi standard previsto dal disegno di legge delega sul federalismo fiscale sarà di 5 anni, così come richiesto dalle Regioni. Lo ha spiegato il ministro Roberto Calderoli che poi ha precisato: «Avevo ipotizzato 3 anni. Sarà di 5 anni, così come richiesto dalle Regioni con un periodo sostenibile per le funzioni fondamentali». Per il resto il ministro ha solo definito le linee generali del provvedimento, annunciando che il testo della bozza di ddl sarà diramata nel pomeriggio. Il leader della Lega Umberto Bossi uscendo con la macchina da Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei Ministri non ha rilasciato dichiarazioni ma ha salutato i giornalisti alzando il pugno in segno di soddisfazione
MENO SPRECHI MENO TASSE - Il ministro per le Politiche Europee , Andrea Ronchi, ha poi precisato: «Lo slogan scelto per illustrare la riforma sarà 'Meno sprechi e meno tasse'. Con questo testo l'Italia volta pagina riuscendo a colmare il gap che c'è tra i diversi territori».
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