Cioccolato

Se i cioccolatini sono 24 si puo' discutere civilmente tra tre persone: ci si puo' intendere sul fatto che la ripartizione avvenga nella misura di 18 per me e 6 per gli altri due.
Ma se gli Alfahores diventano 12, allora le cose si fanno tremendamente serie, anzi serissime, fino a diventare un grosso probema, un problemone.
E' imminente una forte crisi diplomatica e si entra, inevitabilmente, in rotta di collisione.
E dato che la matematica non e' mai una opinione, allora tanto vale, ripartirli in una nuova misura: 12 per me e zero per gli altri due e chi se ne frega.
Chi se ne frega di tutte quelle teorie socialiste/comuniste, che vorrebbero una ridistribuzione equa; chi se ne frega della solidarieta' con gli altri; chi se ne frega dell'altruismo; chi se ne frega della condivisione e di una " tavola" in comune.
Comune tra chi? chiedo io.
Non ho nessunissima intenzione di sedermi a tavola e dividere gli alfahores: sono un perfetto egoista e come vuole un sano egoismo i cioccolatini sono miei e miei rimangono. Me li mangio tutti io alla faccia di ogni considerazione moral/golosa, e diciamolo francamente, alla faccia di ogni discorso sulla fame nel mondo.
Ce ne infischiamo altamente.

Qui si apre un incidente familiar-diplomatico.
Sto convocando le commissioni affari gluttizionali per risolvere il problema.
Ho anche mandato l'ambasciatrice ad ammonire la mercante che si è permessa di ridurre drasticamente le scorte di alfajores - 12 invece di 24! - e che ha sorvolato l'oceano senza alcun rimorso.
L'ambasciatrice riferisce che la latrice degli sventurati portatori di colesterolo attivo è di braccino corto ma ha integrato il dono con yerba mate e contenitore in latta abbastanza inutile (dono che l'ambasciatrice si è arrogata di diritto, considerato che si dovrà sorbire la mercante per i prossimi 25 giorni).

Ad ambire i preziosi gioielli zuccherosi siete per ora in tre, avendo la sottoscritta e l'ambasciatrice rinunciato ai nostri sacrosanti alfajores.

Da buona seguace della grande Amerindia avevo proposto in prima istanza la semplice formula:
numero totale di alfajores diviso tre uguale quattro

ma la cosa si è complicata quando l'ambasciatrice, alquanto divertita, mi ha comunicato che la prelibata merce ha una scadenza prossima: 12 agosto 2008

mo so' cazzi, perchè due di voi non riusciranno mai a metter le grinfie sugli agognati e gustosi attentatori di linea. Mentre c'è Carola che già sguazza.

A meno che...

Carola? e chi e'? non conosco nessuna Carola: e' solo un nome , un'astrazione, un entita' non ben definita.
Dunque una in meno: che Alfajores vorrebbe colei che e' poco piu', poco meno, di un fantasmino?

Io, fossi in te, starei attento a definirla un fantasma visto che i tuoi alfajores (quattro o sei? la commissione sta valutando) sono in serio pericolo.
La situazione è delle più rognose: c'è da risolvere la situazione "scadenza imminente", altrimenti il fantasmino arriva e gnam! tutti gli alfajores volatilizzati.
Per te e quell'altra che è sempre in giro (l'altro ieri era ad Avignone, ieri ad Arles e oggi non so) sarà impossibile trangugiare gli amati dolcetti entro il 12 agosto, allora ché si fa?
Carola se la ride...

Carola ride? ma non sa che ride bene chi ride ultimo? ma non sa che sulla sua testa, nel caso osasse avvicinarsi agli Alfajores, pende la scomunica?
Scomunica totale, assoluta, definitiva e forse qualcosa di piu'.
Si sono scatenate guerre per molto meno, figuriamoci cosa succederebbe per un caso cosi' grave: nessuna pieta' per chi si avvicina ai dolcetti agognati.

Scadono il 12 agosto? bene, vorra' dire che li mangiamo entro l'undici.
Donde esta il problema?

Responso della commissione affari gluttizionali:

Vista la quantità inferiore di alfajores giunta da oltreoceano
Considerate le verifiche dell'ambasciatrice
Valutate le condizioni socio-economiche della latrice delle scatolette
Analizzate le contingenze spazio-temporali degli aventi diritto

si stabilisce che:

- gli alfajores saranno assegnati a coloro che si troveranno in territorio abruzzese entro e non oltre l'11 agosto 2008;
- gli aventi diritto dovranno dimostrare il buono stato di salute attraverso l'esibizione di analisi recenti;
- sarà concessa la precedenza ai golosi che dovranno provare l'appartenenza a detta categoria, pena esclusione dalla ripartizione;
- gli alfajores saranno concessi a coloro che ne conoscano la storia, la composizione e che sapranno pronunciare correttamente il loro nome.

Qualora mancasse anche solo uno dei suddetti requisiti, la commissione si riserva di trattenere la merce e di papparsela in un sol boccone.

(firmato julia, unico componente della commissione)

mujer, 16/07/2008 10.41:

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Responso della commissione affari gluttizionali:

Vista la quantità inferiore di alfajores giunta da oltreoceano
Considerate le verifiche dell'ambasciatrice
Valutate le condizioni socio-economiche della latrice delle scatolette
Analizzate le contingenze spazio-temporali degli aventi diritto

si stabilisce che:

- gli alfajores saranno assegnati a coloro che si troveranno in territorio abruzzese entro e non oltre l'11 agosto 2008;
- gli aventi diritto dovranno dimostrare il buono stato di salute attraverso l'esibizione di analisi recenti;
- sarà concessa la precedenza ai golosi che dovranno provare l'appartenenza a detta categoria, pena esclusione dalla ripartizione;
- gli alfajores saranno concessi a coloro che ne conoscano la storia, la composizione e che sapranno pronunciare correttamente il loro nome.

Qualora mancasse anche solo uno dei suddetti requisiti, la commissione si riserva di trattenere la merce e di papparsela in un sol boccone.

(firmato julia, unico componente della commissione)

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che razza di commissione e' questa qui? mi sembra di piu' un giudice divino e dato che non crediamo a una divinita' una e trina, ce ne infischiamo.

Dunque:
territorio abruzzese entro l'11 agosto?
Non vale , questo significa barare.

stato di buona salute;
il mio e' perfetto come attesta la revisione generale dell'ultimo mese. E per generale s'intende visite di ogni tipo, esami di ogni tipo, tutto insomma: risulta solo un valore leggermente alterato , il colesterolo. Colesterolo di cui noi ci impippiamo su suggerimento dei medici in questione. Cos'e' il colesterolo? e' un valore da monitorare , tranne alcuni rari casi, anzi rarissimi, nei quali vale il detto " chi se ne frega del colesterolo?". Uno di questi e' il vedere gli alfajores sulla tavola pronti ad essere mangiati.

Golosi: ho la laurea per diritto di nascita.

Conoscenze?
forse a un lupo si chiede la biologia di una pecora? no, la sbrana e basta.
E fa bene!

Dunque...

uhmmm
La commissione, seppure contrariata per la mancanza di rispetto ricevuta, rivede la sua posizione su alcuni punti

territorialità: si dispone che, in casi di grave impossibilità, gli alfajores siano spediti a chi di diritto
condizione di salute: se i valori sono "leggermente" alterati si valuterà la quantità di alfajores da assegnare (range nella misura di 1:100, 1/2:200, 1/4:300 e così via)
conoscenza del prodotto: non accettata la definizione del lupo che conosce la pecora. Vige la regola di studio del prodotto e sua esatta pronuncia: alfajor.

-disposizione dell'ultima ora-
si valuterà il diritto all'assegnazione anche in proporzione al peso corporeo: minor peso maggior numero di alfajores
(ecco, Se', su questo punto vinci)

questa commissione incomincia a piacermi.

evviva i magri!!!!

Sono il fantasma del bosco,tra poco meno di un mese arriverà un pacco con il mio indirizzo postale con dentro un cuofano di ALFAJORES e siccome sono un fantasma Molto egoista mangerò tutto prima della scadenza. Chi è intenzionato a condividere con me sono disposta alla sfida.

Matrioska?
Ci mancavi pure tu a completare l'opera.
Un'opera, detto per inciso, che mi annichilisce, mi stupisce, e diciamolo pure, m'indispettisce.
Da quando conosco una certa persona ( con la quale - forte sospetto!!! - tu hai una parentela stretta) si pretende da me che capovolga un mio principio personale irrinunciabile ( mangiarmi tutti i dolci da solo) in un altro principio un po' meno saggio e un po' piu' balordo: balordinaggine che vuole che per quanto riguardo cioccolato, torte, dolci in genere, e non ultimi gli Alfahores, io debba dividerli con gli altri.
"Altri" di cui, sia sottolineato, me ne infischio altamente.
Non riesco a capire: quando arrivano certi dolci mi saltano sempre fuori questi benedetti "altri" : odiosi, irritanti, detestabili e persino con delle pretese belle e buone.
Ma che razza di idea e'? o c'e' Enza, o c'e' Carola ( quest'ultima poi, cosi' egoista!!! come me....!) o i vicini di casa, o Domenico e Filo, o chichessia, tutti a pretendere la loro parte, il loro dolci, il loro cioccolato, i loro Alfahores.
Il socialismo " goloso", figlio di quella sciagurata dottrina predicata da Julia ( che va' in giro a blaterare a destra e a sinistra), ha portato a questo deprecabile risultato: gli "altri" si non messi in testa che io sia un altruista.
Niente di piu' falso, niente di piu' menzognero.
Io sono un perfetto egoista ed individualista assoluto : gli altri per me sono solo una " parola" e se poi c'e' in ballo una scatola di Alafhores, allora diventano persino una diceria: non esistono.

PS: Cambiate immediatamente indirizzo su quella scatola. Mettete il mio!

Diciamo che c'è anche da mettere in conto,apparte la lotta tra due egoisti,la valenza affettiva che c'è nel dolce della disputa. I ricordi dell'infanzia, il sapore del dolce mattutino ,gli odori e i colori della tua città. Tu dovresti mangiare la cotoletta o al massimo come dolce boh.....il pandoro.Si diventa di tutto quando si vuole ottenere quel qualcosa.....anche dei nostalgici nazionalisti.

Cara Matrioska alias Carola,
dunque vorresti dire che se uno nasce per caso in argentina ha diritto agli Alfahores e , se invece, il caso lo getta in italia, precisamente a milano, ha diritto al pandoro.
Eh! brillante teoria, non c'e' che dire. Il nazionalismo tanto bistrattato di questi tempi ha un rigurgito nostalgico.
Ok.
Ma allora che mi dici di un altra brillantissima teoria, quella tanto imperante - da esser diventata di moda - che sostiene che questi sono tempi di intermediazione culturale tra culture che si avvicinano e si conoscono reciprocamente?
Se , come dicono certe teste vuote di nostra conoscenza, due individui di culture diverse ( tu sudamericana, io europea ) interagiscono tra loro ,risultera' auspicabile che le diversita' dell'altro non solo non siano discriminate e rifiutate, ma ancor di piu', siano rispettate, assimilate, e fatte proprie .
Tutto questo significa : riconoscer l'altro come mio uguale.
Bene, pur considerando questa come l'idea piu' strampalata che si possa immaginare, da buon allievo la faccio assolutamente mia nel caso delle diversita' pasticcere : una argentina mi racconta dei loro tradizionali pasticcini Alfahores ? ok!!! sono d'accordissimo con lei , interagisco con lei, intermedio con lei - persino partecipo emotivamente con lei ai suoi ricordi d'infanzia, d'adolescenza - ma alla fine mi mangio i suoi Alfahores. E me li mangio tutti io.
Del resto l'intermediazione culturale non significa reciprocita' di comprensione? e allora spero bene che voi comprendiate il nostro atavico egoismo da buoni europei. ( e da buoni milanesi)

Ti saluto Matrioska.
Ah! a proposito: ho appena letto che l'inverno alle porte sara' un inverno sul freddo forte andante. Occorrono cappellini, guanti e sciarpe , possibilmente di buona lana.
Molto lavoro, come puoi immaginare e - si sa - si lavora meglio a stomaco vuoto.

La verità è che i miei amati egocentrici, tra nazionalismi e mediazioni, hanno dimenticato di non poter mangiare gli alfajores causa colesterolo e problemi di stomaco.

Sto trattando con Enza la consegna dei pacchi direttamente a Pescara, casa della sottoscritta.
Mettetevi l'anima in pace.

ah! come no?

Cosa credi che sia venuta a fare qui in montagna?!
E' questione di vita o di morte, mors tua vita mea!

datemi gli alfahores!! almeno cosi', gustandomeli, per cinque minuti non penso che tra qualche anno saro' povero, poverissimo!!!!

Se vuoi posso insegnarti a fare cappellini e come salario un alfajor al giorno. Che ne dici?

Uhm! si puo' ragionare, ma prima bisogna stabilire alcune cose.

Ma quanti Alfahores arrivano, in fin dei conti?

Farei cosi':

primo - esigiamo che non ce ne spediscano la solita miserabile scatola da sei, ma semmai sei scatole da 24 Alfahores ciascuna. Cosi' per un po' siamo a posto. ( in tempi di carestia bisogna provvedere)

secondo - Eliminiamo nel vero senso della parola - scio'! tutti a cuccia e tutti in silenzio! - coloro che si mettono tra noi e gli Alfahores stessi. Se c'e' un problema va' trovata una soluzione definitiva e gli altri - diciamolo, diamine! - sono dei grossi problemi, dunque vanno " risolti" o con le buone o con le cattive.

terzo - Custodiamo le scatole di Alfahores in un posto sicuro, innavicinabile, inespugnabile, a scanso di equivoci, tentazioni, ed altre diavolerie simili. Non si sa mai che a qualcuno venga la depravata idea di mangiarseli di nascosto

quarto - Rafforziamo il nostro animo duro ed egoista. Se qualcuno incomincia a piagnucolare, lamentarsi, frignare, o peggio ancora a blaterare sulla fame del mondo e cazzate simili, noi non lo ascoltiamo per niente. Anzi, non lo sentiamo proprio : urlerebbe nel deserto.

quinto - Vediamo di non far la fine di mangiarceli con rimorso e scrupoli di coscienza. Noi non ci nascondiamo , non siamo falsi, facciamo tutto alla luce del sole.
Dunque: quando beatamente ci gusteremo un Alfahores al cioccolato ( ma anche quello bianco) lo faremo sfacciatamente davanti a tutti gli altri e non lasceremo a loro nemmeno una briciola.
Se vogliono stiano li' a guardare se no, se ne vadano a casa loro.

Sesto - non si permetta di far leva su insulti di ogni genere: siete egoisti, opportunisti, qualunquisti, accentratisti, avari, individualisti, egocentrici, gretti, meschini, tirchi, miserabili, arrivisti, ignobili, ingenerosi, egoici, meschini, possessivi, e quant'altro. Magari anche pidocchiosi borghesi della pasticceria.
Si, siamo tutto questo e chi se ne frega!

Ma non molliamo un Alfahores uno che sia uno.

Poi come ripartirli tra noi, vediamo.
Vediamo.