I Romani erano profondamente tradizionalisti: non si conosce societa' piu' tradizionalista di Roma.
Anche per gli schiavi hanno sempre mantenuto tradizioni ferree, ma al contrario di quanto si pensa, erano anche benevolenti in molti casi.
I " padroni" concedevano parecchi giorni di festa; a volte venivano invitati a pranzo e a cena ( con la debita lontananza) e in parecchie occasioni si concedeva loro la distribuzione di viveri e beni di consumo. Molto dipendeva, dunque da " padrone".
Erano soliti indossare un collare e su questa medaglietta venivano incisi il nome dello schiavo e il nome del padrone con relativo indirizzo.
Era profondamente immorale non riportare uno schiavo scappato al suo padrone ( julia...!!!
)perche' l'onore Romano esigeva che chiunque trovasse uno schiavo scappato , lo fermasse e lo restituisse a chi di dovere.
Gli schiavi con lavoro e dedizione potevano riacquistare la liberta' e la loro fedelta' era premiata e considerata un merito riconosciuto.
Pero' occhio!! allo schiavo ribelle, allo schiavo che era solito alla rivolta contro il padrone, aspettava la pena piu' Romana che si ricordi, la punizione massima che distingue il mondo Romano come qualcosa di incredibilmente duro e severo: allo schiavo che non rispettava l'ordine e diventava insubordinato, aspettava la crocifissione ( julia, lo so che inorridisci, ma loro erano Romani!!!
)