Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Essenzialmente Romani o Gossip

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2008 14:42
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04/06/2008 14:07
 
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Acconciature
I Romani non adoravano le capigliature e le acconciature: diciamolo pure, se ne sbattevano altamente i coglioni. Solo in epoca tarda, aprirono i barbieri, ma furono frequentati soltanto con una giusta misura. Le donne, invece, incominciarono a seguire la moda non smentendo l'essere femminile di ogni epoca.
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04/06/2008 14:10
 
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Alimentazione.
Povera, frugale, essenziale. I grandi banchetti Romani erano solo per le classi alte, ma la media era molto piu' modesta.
Due alimenti base: pane e vino. Il primo in certe occasioni era distribuito a tutti i poveri e un imperatore , ad un certo punto, propose la distribuzione anche del secondo.
Fu dissuaso dai suoi consiglieri di corte: " Come no? ci manca anche che diamo al popolo oche e anatre e siamo a posto" .
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04/06/2008 14:19
 
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Esposizione
I Romani non considerarono mai reato penale l'abbandono dei propri figli. Stava alla famiglia decidere.
Qualsiasi neonato nato malcostituito, malato, handicappato, poteva essere abbandonato dovunque. Oppure, nelle famiglie troppo povere, si poteva abbandonare la prole che si riteneva superiore alle proprie capacita' di mantenimento.
Si chiamavano i " trovatelli" se avevano la fortuna di essere raccolti da qualcuno per trasformarli in schiavi.
Oppure morivano di freddo.
I Romani non hanno mai emanato una legge contro l'abbandono ( esposizione) anzi sostenevano che chi era forte sarebbe comunque sopravvissuto. ( selezione?)
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05/06/2008 09:14
 
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Di questa "esposizione" non ero a conoscenza.
Penso che in primis vigeva la legge "naturale", stessa sorte spetta ai cuccioli del mondo animale.
Questa riflessione banale, però, mi fa riflettere sul fatto che indice di civiltà (uh! che parola martoriata...) sia da considerare l'accettazione anziché la selezione, se non altro perchè sono contraria al concetto di puro che, in passato, l'uomo fingeva di incarnare.
In altre parole, l'abbandono è segno di incompiutezza.
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05/06/2008 14:37
 
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Non saprei, Julia, ma per i Romani il rito dell'esposizione non era un reato: anzi, era concesso. Solo in tarda eta' si cerco' di limitarne l'uso, ma mai furono emesse leggi contro.

Civile come accettazione:? sarebbe un discorso diverso e molto piu' ampio. I contesti sono diversi, ma soprattutto tra i Romani e noi, ben diversi sono i " caratteri". Sai gia' cosa intendo dire.
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05/06/2008 14:38
 
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Presso i Romani pochissimi gatti e moltissimi cani. Amavano quest'ultimi e poco i primi.
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05/06/2008 14:43
 
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Bordello
I Romani erano favorevoli alla prostituzione: non se indignivano affatto. Solo a Pompei, cittadina piccola, si contano decine di bordelli.
I bordelli erano a livello della nostra prostituzione da strada: ragazze povere, schiave, o comunque non dell'alta societa'.
La prostituzione ai tempi di Roma, conosceva l'escortaggio moderno: i ricchi non si recavano presso i bordelli , ma chiamavano le ragazze piu' belle e famose a casa propria.
Nessuno si vergognava di essere visto entrare in un bordello: anzi, si era incoraggiati. Una volta Catone ( mi sembra) vedendo che un ragazzo molto giovane non la finiva piu' di andarci, lo fermo' per strada e gli disse: " la prima volta che ti ho visto uscire ti ho incoraggiato dicendoti che hai fatto bene, ma questo non voleva dire incominciare ad abitarci"

Morale: a puttane , ma con moderazione.
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05/06/2008 14:46
 
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Bancarelle
Una volta l'imperatore Diocleziano perse completamente la pazienza e s'incazzo' di brutto ( molto pericoloso fare incazzare la corte imperiale) Camminando per strada a Roma, infatti, si trovavano decine e decine di bancarelle che vendevano di tutto e questo creava traffico e caos. Diocleziano fece sollevare tutti i mercanti e gli obbligo' a rimanere con le loro mercanzie solo in quartieri ben circoscritti.
Voleva passeggiare in tranquillita'.
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05/06/2008 14:48
 
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Barba
Toccare la barba a un Romano significava farlo incollerire tremendamente. Erano capaci di scatenare risse anche solo per questo motivo.
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05/06/2008 14:51
 
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Lupanari
Mentre i clienti aspettavano le prostitute , era consentito loro scrivere sui muri della sala d'attesa. I Romani si divertivano molto e si sbizzarrivano come ragazzini.
" Ho fottuto una ragazza molto giovane!!!" al che la prostituta interessata, scriveva sotto " sono stata fottuta da un uomo virile"
Oppure: " come succhi bene Mystris!!!" e cosi' via. Alcuni esageravano disegnando grossi falli e scrivendo slogan tipo " qui e' la felicita'" con un grosso cazzone sotto.


Morale: erano assolutamente disinibiti.
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06/06/2008 11:32
 
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Schiavi
I Romani erano profondamente tradizionalisti: non si conosce societa' piu' tradizionalista di Roma.
Anche per gli schiavi hanno sempre mantenuto tradizioni ferree, ma al contrario di quanto si pensa, erano anche benevolenti in molti casi.
I " padroni" concedevano parecchi giorni di festa; a volte venivano invitati a pranzo e a cena ( con la debita lontananza) e in parecchie occasioni si concedeva loro la distribuzione di viveri e beni di consumo. Molto dipendeva, dunque da " padrone".
Erano soliti indossare un collare e su questa medaglietta venivano incisi il nome dello schiavo e il nome del padrone con relativo indirizzo.
Era profondamente immorale non riportare uno schiavo scappato al suo padrone ( julia...!!! [SM=g8458] )perche' l'onore Romano esigeva che chiunque trovasse uno schiavo scappato , lo fermasse e lo restituisse a chi di dovere.
Gli schiavi con lavoro e dedizione potevano riacquistare la liberta' e la loro fedelta' era premiata e considerata un merito riconosciuto.
Pero' occhio!! allo schiavo ribelle, allo schiavo che era solito alla rivolta contro il padrone, aspettava la pena piu' Romana che si ricordi, la punizione massima che distingue il mondo Romano come qualcosa di incredibilmente duro e severo: allo schiavo che non rispettava l'ordine e diventava insubordinato, aspettava la crocifissione ( julia, lo so che inorridisci, ma loro erano Romani!!! [SM=g8458] [SM=g8455] )
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06/06/2008 12:12
 
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Gioco d'azzardo
Assolutamente vietato. Mai fu concesso come passatempo e chiunque venisse colto mentre giocava era condannato a una sanzione pari a 4 volte la posta giocata.

Amavano i giochi di societa', i dadi, una specie di dama e il gioco della palla. Appena potevano si scatenavano in partite dovunque si trovassero. Campi, cortili, starde, vicoli, piazze: tutto diventava una specie di stadio.
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10/06/2008 09:49
 
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Però il diritto di vita o di morte sulle persone, 'sti romani eh!, certo il periodo storico, anche altre civiltà disponevano di schiavi utili alla produzione, che quando non erano più buoni venivano abbattuti, eh sì, abbattuti! proprio così.
Che poi il padrone, se non altro, doveva garantire agli schiavi un posto in cui vivere, certo, gli conveniva pure al padrone ché altrimenti lo schiavo lavorava male o si ammalava e tutte quelle cose lì.
Certo, erano altri tempi e si stavano costruendo le grandi città, i campi erano coltivati con attrezzi rudimentali e la vita di tutti era appesa a un filo.
Si capisce che la schiavitù era di altri tempi, altre culture, altri concetti economici.

No?
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10/06/2008 12:25
 
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Altro carattere!
Sicuro, hai ragione , altri tempi, ma soprattutto altra tempra, altra visione, altro carattere: diciamolo pure! altro tutto!!!
Nemmeno da paragonare i giorni nostri, i tempi nosti, gli uomini nostri: da avi come i Romani- par excellence la civilta' superiore - guarda a che schifo di "moderni" siamo arrivati. Dio santissimo, si poteva immaginare qualcosa di puo' orripilante, debosciato, smidollato dell'uomo moderno?
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10/06/2008 12:48
 
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Mi è uscito il no sarcastico.

Non si è capito che i tempi non sono poi così cambiati?

Lascia stare l'uomo moderno, e tutte 'ste considerazioni qui, mi riferisco alla schiavitù che almeno, ai tempi dei romani, era palese.
Oggi, noi qui, fingiamo tolleranze mal riuscite...

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10/06/2008 14:42
 
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Ho capito. Si e' vero, la schiavitu' a Roma era annunciata, palese, evidente: era cosi'.
Oggi e' molto diverso , ma solo in apparenza. In realta' , forse, la schiavitu' moderna, e' piu' generale, piu' estesa, piu' subdola.
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