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Generale Andre' Massena

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2008 11:17
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09/04/2008 11:08
 
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André Masséna (nato Andrea Massena), duca di Rivoli, principe di Essling (Nizza, 6 maggio 1758 – Nizza, 4 aprile 1817) è stato un Generale francese, Maresciallo dell'Impero con Napoleone Bonaparte e Pari di Francia. Vittorioso in molte battaglie, fu detto "il figlio prediletto della vittoria" per la sua sagacia tattica e militare.

André Masséna era figlio di un piccolo commerciante, e nacque a Nizza, allora città di lingua italiana e parte del Regno di Sardegna. Inizialmente Masséna tentò di intraprendere una carriera nella marina mercantile, ma poi decise di arruolarsi nell'esercito francese nel 1775 come soldato semplice e destinato all'esercito reale in Italia raggiungendo il grado di ufficiale autorizzato (massimo grado per un plebeo), quando decise di abbandonare la vita militare nel 1789. Per un breve periodo fu contrabbandiere e successivamente ritornò nell'esercito nel 1791, divenendo colonnello l'anno successivo.

Ebbe modo di distinguersi nel corso delle Guerre rivoluzionarie francesi ed in due anni arrivò al grado di generale. La sua prima vittoria fu a Saorgio, in agosto del 1794. Il suo primo successo importante fu nella Battaglia di Lonato, nell'agosto del 1795, contro gli eserciti austriaci di Peter Quasdanovich. Lottò vicino a Napoleone a Lonato ed ivi rimase durante il 1796 dove combatté a fianco di Bonaparte in quasi tutte le battaglie della campagna, distiguendosi i nparticolare nello scontro finale di Rivoli nel 1797. Nel 1799 Masséna si fece onore in Svizzera dove sconfisse i russi di Alexander Korsakov nella Seconda Battaglia di Zurigo in settembre, forzando la Russia ad uscire dalla Seconda coalizione. Con questo successo arrivò all'apice della sua reputazione.

Masséna tornò in Italia e guidò le sue forze nello sfortunato e tragico assedio di Genova, prima di comandare l'esercito nella dura Battaglia di Marengo (14 giugno 1800), dopo la quale venne elogiato per i suoi successi, ma poi licenziato per saccheggio. Soltanto nel 1804 poté rientare nell'esercito e divenne Maresciallo in maggio guidando l'esercito nella presa di Verona. Sconfisse poi gli austriaci nella Battaglia di Caldiero (30 ottobre 1805). Gli fu dato il controllo sulle operazioni contro Napoli, ma la sua bramosia lo portò ad essere nuovamente estromesso per i suoi eccessivi saccheggi. Macchiò infatti la sua gloria concedendo in più occasioni la licenza di saccheggio ai suoi soldati, come nel celebre episodio di Lauria, città lucana che fu distrutta dalle truppe del Masséna nell'agosto del 1806 per aver cercato di resistere all'avanzata del suo esercito. Nonostante ciò, fu fatto Duca nel 1808.

André Masséna non tornò all'esercito fino al 1809 contro le forze della Quinta coalizione, lottando di nuovo contro gli austriaci. Quando l'avanguardia francese sul Danubio fu tagliata fuori ed isolata, Masséna corse in suo soccorso comandando il IV Corpo d'armata nella Battaglia di Aspern-Essling e riscattandosi dopo una sanguinosa battaglia. Fu premiato per questo con il titolo di Principe di Essling, grazie ai suoi sforzi in questa battaglia ed in quella di Wagram.

Durante la Guerra d'indipendenza spagnola guidò l'invasione del Portogallo nel 1810. Comandò il primo scontro con gli alleati nella Battaglia di Buçaco (27 settembre) e forzò gli alleati a ritirarsi dietro le linee fortificate di Torre Vedras dove si verificò una stagnazione della situazione che durò fino all'arrivo dei rinforzi inglesi nel 1811. Quando Masséna fu costretto a ritirarsi dal Portogallo, dopo le battaglie di Barrosa e di Fuentes di Oñoro, fu rimpiazzato da Auguste Marmont e non tornò più in combattimento, essendo stato nominato comandante della guarnigione di Marsiglia.

Riuscì a mantenere il suo comando dopo la Restaurazione ed al ritorno di Napoleone dall'Elba, si rifiutò di unirsi a lui, mantenendo la sua posizione a Marsiglia. Si rifiutò di dimostrare la sua lealtà alla monarchia dopo la sconfitta di Napoleone e morì poco dopo.

Una località a nord di New York, costruita da boscaioli francesi, porta il suo nome in sua memoria.
[Modificato da sergio.T 09/04/2008 11:10]
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09/04/2008 11:17
 
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La questione saccheggi era molto sentita nell'esercito francese.
La Grand Armee' puniva con la fucilazione immediata tutti quei soldati che si davano al saccheggio.
Il caso Massena, in certe battaglie , fu controverso.
L'impeto delle sue truppe andava al di la' della mera battaglia: il caso Genova, ad esempio, fu una testimonianza particolare.
Il saccheggio concepito dunque come " premio" per truppe particolarmente coraggiose e che si erano per questo contraddistinte in battaglia.
Il permesso di Massena ai saccheggi va' letto in questo modo: del resto, come tutti hanno testimoniato, questo prezzo era poco da pagare, in cambio di un talento militare infinito.

Se non vi era il permesso si era fucilati.
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