Infatti, basta osservare la psicologia delle emozioni nei bambini.
I picchi emotivi sono più frequenti in loro che negli adulti, la scarsa esperienza e la limitata conoscenza fanno questa differenza.
Ma negli adulti tale sentire è condizionato dai livelli diversi del rapporto esperienza/conoscenza.
Non sempre si ha il ricordo certo di un'emozione. In alcuni casi la conoscenza è fuorviata da un'errata percezione o da un'associazione forzata all'esperienza vissuta.
Si crede, ad esempio, di provare insofferenza per il mare, ma ad essa è legato il fastidioso senso di "calore" e non un reale rifiuto per l'ambiente.
Questo comporta un mancato riconoscimento della reale emozione e limita nella percezione, considerato che l'esperienza primaria vissuta ci ha fatto associare un'emozione ad un luogo.
Molti esempi, che ci riguardano tutti, potremmo fare.
La paura verso gli animali, l'ansia dello spostarsi, la rabbia rivolta ad un parente prossimo, etc etc.
Quando reiterate, riguardano il ricordo dell'emozione e non la sua reale espressione.