00 23/01/2012 09:27
E’ arrivato il ponte. Sono chiusa nel regno a persiane chiuse così nessuno può vedere la mia presenza. Devo escogitare un piano, dico ad alta voce, per far sentire a tutti che sono chiusa nel regno.

- Drin.
- Chi è?
- Il Re.


Ho nascosto il trolley ma ogni tanto vado a vedere se c’è. Ho pensato di farlo aerare quando fuori c’è il sole ma ho capito subito che era una scusa per far rumore con la valigia come quando sono di corsa e devo partire. Allora stendo asciugamani colorati e dimentico il rumore delle ruote sull’asfalto.

- Mi faccio una doccia.
- Allora chiamami tu.


Usciamo di casa come due bambini che adorano il sole. Se fosse estate potremmo uscire con i capelli bagnati ma fa freddo e ci pensa il cappello a farli inumidire per bene. Quando torniamo si fa a gara a chi tira fuori le chiavi per primo.

- Grandissimo, senti qui!
- Leggi.
- “Lasciamo stare la poesia. Ho voglia di leccarti la figa”.
- Chi è?
- Bukowski.
- Mai sentito nominare.



Andiamo al mare anche noi. Il mio amico è un maestro di escogitazioni prende una vecchia palla e dice tieni gattuso, vai fuori sul pianerottolo e fai rumore di piedi che corrono. Poi va nello sgabuzzino e cerca la sciarpa del milan che, di sicuro, sarà andata a finire sul collo di qualche nigeriano infreddolito.

- Gol!
- Chi ha segnato?
- Ibra.
- Bene.
- Immagina quando arriva Carlitos.


Siamo di nuovo a colazione uno di fronte all’altra. Ma basta con i baci. Partiamo per la scalata e facciamo il tour dei bar aperti. Sembra che non ci muoviamo ma ne abbiamo fatta di strada di caffè in caffè.

- Ho perso gli occhiali.
- Sei sicura?
- No, potrei averli regalati.
- A chi?
- Non ricordo.


Scopriamo che la città è vuota, sono rimaste soltanto le affissioni dei morti da poco. La vita continua, penso, anche quando sembra che non si muove nessuno. Noi continuiamo a muoverci ma stando fermi.

- Io li disprezzo i tipi così.
- Quali?
- Quelli che pretendono di godere con i soldi degli altri.
- Basta non assecondarli.
- No, basta disprezzarli.
- Per un caffè?
- No, per una palpata mancata.


Guardo il telefono, non squilla, lo spengo. Torniamo a casa. Ora c’è il camino acceso, il resto è spento. Dà fastidio il chiarore del mondo, meglio tenerlo fuori dalla portata degli adulti.