00 03/07/2007 12:19
Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.

Tanto vera quanto inutile questa riflessione che ci viene dal Maestro.
Se aprissimo l'ennesimo dibattito su "cos'è poesia", ci troveremmo a discorrere dell'aria senza esserne all'altezza. Come se l'aria esistesse!
E invece no, è un'impostora.

Così la poesia.
Una convenzione per indicare il collante che dovrebbe tenere insieme le parole alle pulsioni.
Niente di misterioso, Maestro, ma molto istinto.

E' questo irriconoscibile gesto - quello di lasciar fuggire l'inchiostro liberato da uno o due complici, la disperazione e il disincanto - a metter su parole a mo' di scala, numerate o sfuse, in metrica o in verso libero, e a spiattellarle in faccia al primo che passa.

Il mistero si svela quando, tra i distratti, c'è qualcuno che si ferma e declama i versi ad alta voce.
E' solo allora che, mentre ascolti, ti chiedi chi mai potrà aver scritto simili assurdità.