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Evaristo Carriego, questo il libro che di solito consiglio a chi mi dice di non aver mai letto Borges.
Molto lontano dai suoi saggi nasconde, però, la visione del maestro e la sua Buenos Aires.
A volte lontana e altre riconosciuta dal vissuto di Evaristo.
I porteños, questi strani esseri, raccontati con la capacità ironica del loro più grande critico, il maestro formatosi in Europa, amante della filosofia occidentale e convinto del fatto che "il male dell'Argentina sono gli argentini".

In Evaristo Carriego l'uomo diventa esempio di ciò che potrebbe essere se realmente fosse.