00 26/11/2009 16:55
Meno male che sei arrivato Salvo, pensavo che l'idea di questa stanza ti avesse fatto schifo.
Sulle parole che tu vuoi dire e sulle punizioni sappi che capisco bene cosa vuoi dire. E' sempre la stessa storia: o ti dicono "non hai capito bene cosa vuol dire" oppure "quella parola che hai usato non è consona".
Senti come suona brutto: "non è consona".
Il fatto è che molte volte ci prendi in pieno ma dici una cosa scomoda, allora è inutile arrabbiarsi o incaponirsi, tanto quello che hai detto rimane e "una cosa detta capo ha" (non so se ti piace Forest Gump, a ma molto).

Ti racconto che oggi ho fatto una cosa che mi ha dato moltissima soddisfazione.
Sono stata in una scuola di poliziotti, io ci insegno, sono poliziotti delle carceri, tipi un po' particolari come immaginerai, e io dovevo farli riflettere sulla violenza. Avrai sentito dire, negli ultimi tempi, cosa sta succedendo con le persone che muoiono, alcuni dicono che sono i poliziotti ad ucciderle, allora io ho deciso che su questo tema ci si deve lavorare.
Ne ho parlato con il comandante, che è il capo di questi poliziotti qui, e non mi è sembrato molto contento, ma ha avuto difficoltà nel dirmi di non fare questa prova.
In pratica ho diviso i 30 poliziotti in tre gruppi. Li ho fatti lavorare su tre temi diversi, dicendo loro che dovevano impersonare sia i detenuti che i poliziotti. Alcuni dovevano mettere in scena un detenuto straniero che faceva storie, non voleva rispettare le regole. In un altro gruppo ho chiesto che mettessero in scena un musulmano che voleva pregare ma che disturbava i compagni di cella, e via dicendo.
Sappi che i ragazzi (sono poliziotti che non ancora sono andati in carcere a lavorare, li chiamano allievi) sono stati contenti di fare questo lavoro. Ma in una scenetta due di loro hanno trattato pesantemente il detenuto musulmano. Lo prendevano per il bavero, lo chiamavano stupido, lo sedevano di forza...
Molti ragazzi hanno bloccato la scena dicendo che questo trattamento non si può avere in carcere, e anche il comandante vero - che era presente insieme al direttore della scuola - ha storto il muso.
Uno dei ragazzi, però, ha detto che lui così aveva visto fare in carcere quando è andato a fare la sua esperienza di qualche giorno.
Lui stava dicendo la verità, ma il comandante ha tentato di smentire quello che lui stava inscenando.

Come vedi, Salvo, il mondo dei grandi non è in grado di reggere la verità. La vede, a volte la osserva, ma in genere la nega.
Non dico, però, che tutti i grandi fanno così. Dietro a quella professoressa che ti punisce ce n'è un altro che ti premia.

Quello che serve, in molti casi, è di usare il giusto linguaggio, con termini tuoi e senza strafare.
Ma questo è inutile che te lo dica, lo sai già.

basta ora, che altrimenti ti annoi e molli la stanza
ti metto qui un'immagine che mi fa ricordare la lezione di oggi



[Modificato da mujer 26/11/2009 16:57]