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Il Senato Romano
Il Senato romano era la più autorevole assemblea dello stato nell'antica Roma, un'istituzione rimasta invariata nel corso delle trasformazioni politiche della storia dell'impero romano.


Storia
Secondo la tradizione, il senato fu riunito per la prima volta da Romolo, il mitico fondatore di Roma. Romolo decise che il senato (Curia) fosse composto da 100 patres (poi ampliato a 200) nominati dal rex, i capofamiglia delle cento gentes originarie ricordate da Tito Livio, tutte di rango patrizio, per assistere il re nelle sue decisioni. Il termine senato deriva da senex, che significa vecchio, perché i membri del senato erano solitamente e inizialmente anziani. Il Senato romano riuscì a essere veramente importante solo con l'instaurazione della Repubblica nel 509 a.C. Gli venne conferito formalmente il solo potere consultivo, ovvero il diritto di essere consultato prima di far passare una legge. Ma in pratica, siccome i senatori erano l'unica carica che durava a vita, avevano molto più potere poiché potevano esprimersi su tutti i provvedimenti dello Stato ed avevano maggiori possibilità di difendersi delle altre istituzioni, che duravano invece un anno.

Con Costantino I la capitale dell'impero venne spostata a Costantinopoli e venne trasferito anche il Senato. Si creò quindi un organismo speculare a quello dell'Urbe, detto Synkletos.

Il Senato romano, ormai trascurato, pur perdendo via via importanza sopravvisse fino al VI secolo. Durante i regni di Odoacre e Teodorico il Grande esso acquisì comunque un certo ruolo, cosa che attesta la collaborazione fra la tradizionale aristocrazia e i re barbarici. Le ultime attestazioni della sua esistenza furono nel 578 e 580 l'invio di due ambasciatori alla Corte Imperiale di Tiberio II Costantino a Costantinopoli.

Papa Gregorio I in un'omelia, una decina di anni più tardi, lamentava la scomparsa della prestigiosa istituzione, la cui fine poté dirsi definitivamente attestata nella prima metà del VII secolo con la trasformazione ad opera di papa Onorio I della curia, l'edificio in cui il Senato si riuniva, in una chiesa: (Sant'Adriano al Foro).


L'istituzione
Per diventare senatori si doveva aver ricoperto tutte le altre cariche e avere almeno 43 anni. Per ricoprire una carica pubblica un cittadino doveva aver prestato almeno 10 anni di servizio nell'esercito. L'età minima per entrare nell'esercito era fissata a 17 anni, e quindi un cittadino doveva avere almeno 27 anni per essere eletto a una magistratura.

Il Senato romano si poteva riunire solo in luoghi consacrati, solitamente nella Curia; le cerimonie per il nuovo anno avvenivano nel tempio di Giove Ottimo Massimo mentre gli incontri di argomento bellico avvenivano nel tempio di Bellona.