00 05/12/2008 16:42
Che pena e che tristezza una citta' che non riesce piu' nemmeno a vivere una tradizione e a farla vivere a chi volesse viverla.
Una pena davvero, che una festa ( seppur commerciale) sia inquinata da parole noiose come ordine pubblico, leggi regionali, normative, codici, commi, procedure; una desolazione infinita che a questo mondo non si riesca piu' nemmeno a ritrovarsi in strada a fare " mercato" nel senso popolare ( autentico) di una volta.
Oggi no: oggi tutto e' unO sgomitare, un appoggiarsi, un raccomandarsi per il semplice motivo che tassano di tutto e di piu', anche il suolo pubblico, anche le feste.
Io non so chi abbia l'autorizzazione e chi no, chi sia regolare e chi sia abusivo, ma una festa di una volta non passava tramite tutto questo: era solo un ritrovarsi in strada e ognuno offriva quello che poteva offrire.
Oggi? Dio! si finira' che bisogna essere in regola anche per fare pipi'.