00 27/10/2008 15:56
Sai Matrioska quali sono i migliori cambiamenti secondo me? quelli individuali, quelli completamente disinteressati all'indottrinamento sociale moderno.
Chi se ne frega di questa civilta' di strilloni progressisti.
Nel momento che uno ha consapevolezza di questa sua esigenza, gia' sta cambiando, sicuramente in meglio.
Perche' nonostante tutte le teorie sociali, educative, politiche, formative; nonostante l'avvento di dottrine liberali, illiberali, democratiche, antidemocratiche; nonostante tutta questa giostra di valori - giostra che gira noiosamente prima in avanti e poi indietro -nonostante tutto questo, ogni tanto in qualche testa illuminata ( seriamente) fa capolino quella parola tanto temuta oggi, tanto aborrita dai luminari folgorati dalle loro idee lucenti: fa capolino la parola " tradizione", perche' e' proprio di questa parola che si e' persa ogni memoria.
Si e' cercato invano ( dato i risultati) di forgiare una civilta' che fosse all'avanguardia del concetto uomo nuovo, uomo riuscito, uomo felice, uomo realizzato. E fin da piccoli li si vuole indottrinare cosi'.
Piccoli che sono onniscenti, onnipotenti, intoccabili, ingiudicabili,
inviolabili nei sacri loro diritti - talmente sacri che nemmeno i bambini sanno di avere -; piccoli di cui ci si chiede se e' meglio il grembiulino nero o quello bianco; se devono avere due libri o tre sulle spalle; se devono imparare il computer a due o tre anni per essere in " futuro" competitivi; se e' meglio l'inglese o il giapponese; piccoli che tradizionalmente e naturalmente, invece, volevano essere solo bambini come era loro unico vero diritto essere.

Il problema di questa civilta' ( e non di una Gelmini qualsiasi) non sta piu' in qualche riforma , qualunque essa sia: sta nel vuoto assoluto di valori tradizionali da riportare generazione dopo generazione. Non si lascia piu' niente per il futuro perche' ci si e' dimenticati di ogni passato.

Continuino pure il festival delle riforme scolastiche. Buona fortuna.