00 13/10/2008 16:23
Nell'era del consumo non poteva che andare a finire così.
Persino avere tra le scatole degli scrittori che sognano lettori consumisti.
Il fatto è che l'omologazione ha fregato anche loro: tutti si sentono in grado di FARE letteratura (e in quel maiuscolo sta tutta la pochezza di un atto borioso) e di dirsi scrittore perchè è giunto alla pubblicazione.
Ora, che ciò che si è pubblicato venga da contratti autofinanziati o da operazioni commerciali di dubbio gusto culturale la cosa sembra non importare molto agli scrittori in erba: l'importante è comparire in una libreria o in edicola - sezione sfigati, ci sarà? - e nello scaffale di mammà affianco al libricino di preghiere di Padre Pio. Vuoi mettere?
Poi lo puoi pure regalare a natale al posto del calendario della Arcuri e dire all'amico di aiutarti a promuoverlo che poi glieli autografi. Un po' come chiedere il voto ma senza fare la figura di merda quando escono i risultati elettorali.
Eh già, perchè, dopo appena qualche giorno dall'uscita, se provate a chiedere allo scrittorino/a come vanno le vendite, inizieranno a dire che i dati arrivano dopo un po' di tempo, che il mercato dell'editoria è bastardo e che "il margine sta tra le copie in contovendita, quelle vendute e quelle in reso e a me non me ne viene niente".
Non viene mai in mente allo scrittorino/a di turno che nessuno, ma proprio nessuno, gli dice nulla delle sue vendite perchè l'operazione commerciale si è esaurita nel momento in cui la tipografia ha incassato i suoi bei soldi di stampa, la casa editrice ha smaltito un bel po' di rompiballe (e magari ha anche incassato l'obolo per la notorietà) e il libraio si è preso la decine di copie in contovendita e le ha messe lì in basso a sinistra che neanche un cane che voglia pisciare ci arriva.
Gli scrittorini che vogliono i lettori consumatori non sanno una cosa semplice semplice: sono soprattutto loro ad essere utili al mercato del consumo, diventando il mezzo per raggiungerlo e per propinarlo a lettori sempre più rincoglioniti.

Viene voglia di ridiventare analfabeta. Anche se...
[to be continued]