Sveglia
A che ora devo andare, oggi è, sì, martedì, allora alle nove e un quarto ma se arrivo alle nove e mezza va sempre bene che tanto recupero dopo e la maestra non fiata che pur di levarselo di torno, ah sì devo portare la storia che oggi la finiamo anche se il solito cavallo che corre libero, vabbe’.
Radiogiornale
Emergenza rifiuti, emergenza Rom, ti pareva che non legavano gli zingari alla munnezza come dieci anni fa aho’, che passa a fare il tempo se tutto è come prima, anzi peggio, che prima almeno sia gli zingari che la munnezza facevano venire il senso di giustizia mentre oggi a questi gli viene il senso di vendetta e bruciano, munnezza e zingari.
Reato d'immigrazione clandestina, lo sanno questi che se qualcuno al mondo l’avesse pensato mezzo secolo fa un milione e mezzo di italiani sarebbero stati espulsi e rimandati a casa a far la fame e, con loro, il resto della cricca che aspettava a bocca aperta le rimesse – sì, così le chiamava mia nonna che mandava alla mia bisnonna i pesos che qui valevano oro – che ha sfamato una nazione intera, un popolo di irregolari nell’anima.
Colazione
Il viaggio in Guatemala sembra interessante: Quetzaltenango potrebbe essere la mia città ideale. Anche Livingston, sul mare, ma questo è periodo di piogge, fa caldo ma non smette mai, magari a ottobre che ci sono i popoli originari, quanto mi irrita questo nome che deve dare una parvenza di salvezza mentre è stata una carneficina, qualche migliaio di poveracci in tutto il mondo e noi, ipocriti occidentali, a dargli quell’appellativo irriverente.
Annaffiatura
In fondo non era poi così male l’idea di allora, perché non riproporla ora. Male che va diventa una riprova di quanto non fatto e ce la giochiamo alla prossima farsa elettorale che, se mi chiamano per chiedermi il voto, gli ficco la proposta su per il culo.
Al telefono
Non puoi venire oggi? Fa niente, vieni domani, ma ricorda che entro la settimana prossima devi finire il lavoro. Ciao
In macchina
La neve è quasi sparita.
La casetta non c’è più, chissà che ci fanno qui ora, speriamo niente, ce la faccio con la benzina? Sì, devo farcela eh, chissà, con dieci euro prima ci facevo casa lavoro avanti e indietro per una settimana, ora invece, ciao vicino, mi saluta sempre e non lo conosco, che bella ‘sta canzone, pensa un po’… Carosone e Caruso, che duo, quanta dolcezza.
E quanto amore.
Pecché quanno me vide
te 'ngrife comm'o gatto?
Nenne' che t'aggio fatto?
ca no mme puo' vedé?
Io t'aggio amato tanto
e t'amo tu lo saie
Te voglio bene assaie
e tu nun pienze a me!