00 01/09/2008 11:00
Straordinario la sua interpretazione del fascismo: fascismo moderno come consumismo, fascismo moderno come cultura dell'abbattimento di ogni individualita' nella omologazione globale.


Il capovolgimento del proletariato in borghesia: il proletario desidera il benessere come ciascuno d'altro. In questo desiderio , in fondo, e' gia' un borghese e Pasolin non si lascia prendere da simpatia o partecipazione: inchioda il " proletario" moderno alle sue responsabilita'. Proletario? no! borghese nei desideri e dunque borghese nell'animo.

Il borghese, invece, come il proletario al contrario: avendo gia' un certo benessere rasente il massimo della sua disponibilita' economica, non puo' ulteriormente saltare oltre, e dunque, rimane come una sorta di proletario nel suo desiderare, nel suo animo.

Questo capovolgimento e' straordinario per come fotografa l'accezione borghese e proletaria non tanto per la condizione di vita economica, sociale, politica, ma nel suo substrato piu' profondo: il desiderio, ovvero l'animo. Difficile sfuggire a una lente cosi': persino i compagni" vengono messi sotto i ferri della sua penna incandescente e impareggiabilmente intelligente.