00 25/07/2008 10:36
Nel romanzo di Unamuno ogni soggetto rivendica la sua verita'; Augusto dice e grida io sono io; Unamuno rivendica invece una paternita' :" tu sei un mio personaggio perche' io ti creo in queste pagine" L'altro risponde: " e' grazie a me che tu sei scrittore"
In questo ping pong ognuno fissa la propria realta', perche' la realta' intesa in questo modo asserisce come vero e unica verita' l'esserci in una determinata forma.
Ma essere una cosa o un chi non pone nessuna verita', tranne la verita' di un errore grossolano quanto psicologico: sembra che un esserci debba essere per sempre e oltretutto come causa di se'.
Luce e ombra( nebbia).
Se una cosa fosse una fonte assoluta di luce per sempre, quella cosa non sarebbe visibile; una luce violentissima rende cieco colui che cerca di vederla.
Si ha invece bisogno dell'ombra , del gioco chiaro e scuro; solo cosi' noi potremmo determinare quello che vediamo (siamo).
L'ombra ( lo scuro) si ritrae laddove sorge la luce; la luce si ritrae a sua volta laddove arriva l'ombra e il buio. Un po' come il tramonto e il sorgere del sole; quando ad occidente arriva il giorno, la notte si sposta in oriente e quando ad oriente arriva il nuovo giorno in occidente cala lo scuro.
Il tutto diviene dunque in un gioco di possibilita': non e'affatto detto che quello che e' sempre sara' ( Hume) ma proprio nel suo essere e non essere si manifesta l'unica cosa reale: il diveniente sempre in altro da se , ma sempre medesimo nel suo ripetersi.

La menzogna della vita e' " fissare" ( idea) il divenire in un sistema logico e immutabile. (vita eterna)

Nietzsche disse: "Diffido di tutti i sistematici e li evito. La volontà di sistema è una mancanza di onestà."