00 08/05/2008 12:21
Emerson fin da giovanissimo ha una concezione compensatoria della vita: il bene o il male hanno una forte incidenza sulla sua visione.
Naturalemnte si sta parlando di morale e di etica.

Hai ragione Adriana, e' presente una specie di nobilta' d'animo nel concetto della ingratitudine: si e' poco nobili quando si e' ingrati.
L'ingratitudine e' un crimine nefasto: non solo si e' profondamente egoisti, ma si disconosce il merito dell'altro. Si denigra , insomma.

Emerson dice: il merito di un'azione sta' nel sacrificio che comporta ( vedasi la stessa carita') e un sacrificio fatto per un altra persona e' un alto sacrificio.
Chi non lo riconosce e non se ne ricorda, non merita nessuna pieta', perche' e' un atto volutamente in malafede.
Forse quanso si e' soli lo si riconosce?
Come dice il grande filosofo americano, solo quando si e' soli non si e' mentitori: anche il piu' spudorato, quando e' solo, e' serio in modo inevitabile.