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Libro lirico scritto in terza presenza. Una presenza misteriosa, un compagno di viaggio particolare. Nelle grandi esplorazioni e nelle grandi spedizioni, nei momenti piu' epici e piu' terribili , in molti, hanno testimoniato di avvertire una presenza. Una presenza che non si vede. Cosi' nella spedizione Scott, cosi' nella spedizione Shackleton.
In quest'ultima, nell'attraversata a piedi della catena polare che li separava dal rifugio piu' vicino dopo essere sbarcati sulla costa della New Geogia, Schackleton e Crean parlarono di questo fenomeno. Crean disse: guardavo ed eravamo tre, ma contavo quattro persone. Non c'era, non la vedevo, ma la contavo.
Tuena incarna , per la spedizione Scott, questa presenza. E' un libro, Ultimo parallelo, che si lascia leggere in un paio di giorni, non tanto per la facilita' ma per la bravura dello scrittore come voce narrativa. Ne' romanzo ne' saggio, diventa difficile dire che genere sia questo Tuena: forse e' il diario di viaggio della presenza misteriosa.