00 07/09/2007 16:10
Poco piu' in la', qualche kilometro, si arriva a Santo Stefano, altro paesino medievale.
Ancor piu' piccolo di Calascio, questo piccolo centro abitato ( non saprei i residenti quanti siano) e' ancora piu' intimo di Calascio.
Chiuso in se stesso in una miriade di stradine e vicoletti, altalenante in salite e discese, gradini e gradinate, portichetti e cortiletti prospicenti le stradine stesse, -questo paesino- sembra quasi vivere in un altra dimensione.
Non credo che a Santo Stefano sappiano dell'Aquila o di Pescara: ritengo piuttosto che le conoscano geograficamente, topograficamente, ma che nulla vogliano spartire con queste due province cittadine.
Santo Stefano e' indipendente dal resto del territorio: lo si nota da molte cose. E' un'indipendenza delle mura, delle strade stesse, della sua architettura; Santo Stefano - lo percepisci - e' geloso di se stesso.
La locanda al lago: un bellissimo alberghetto in un piccolo pianoro tra i monti con una chiesa sullo sfondo: c'e' gelosia in quell'angolo, lo si vede subito.
La strada rimane sterrata; le indicazioni vecchie,i parapetti malmessi,i giardinetti sotto la pinetina disordinati, non spazzati, non all'inglese.
Non c'e' un parcheggio delineato; i lampioni sono lontani, la luce serale fioca; non ci sono panchine tranne una in sasso.
Queste cose e altre ancora denotano gelosia: non si e' disponibili ad abbellire il posto, perche' si e' gelosi della sua bellezza naturale.
A Santo Stefano sono indifferenti alle opinioni moderne, non si curano di giudizi, o di pareri, o anche di stellette di qualita': a Santo Stefano poco sanno di posti vicini e se tu chiedi la strada per un centro vicino, in pochi , anzi , nessuno te la sa indicare.
Santo Stefano e' geloso di essere quello che e' e tale vuole rimanere.
A Santo Stefano hanno perfettamente ragione.