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Caffé Letterario

Julio Cortázar

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    sergio.T
    00 09/06/2008 10:02
    Bellissima quella foto alla finestra: mi ricorda quel gatto Massena quando s'impippa davanti alla finestra e guarda dentro, l'impertinente curiosone.
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    mujer
    00 12/06/2008 16:09
    Ho tradito la lettura del Celati con il primo racconto di Cortàzar nella raccolta "Tutti i fuochi il fuoco".

    Che racconto L'autostrada del Sud!!
    Sono rimasta impressionata dalla capacità del mio amato Julio che non credevo potesse superare la perfezione di Casa Tomada.

    E invece ecco un altro gioiello.
    Sono rimasta senza fiato, e stasera me lo rileggo.
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    sergio.T
    00 12/06/2008 16:16
    Uno dei piu' bei racconti mai letti! che racconto, che racconto, che racconto!!!!!
    [Modificato da sergio.T 12/06/2008 16:17]
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    sergio.T
    00 12/06/2008 16:22
    I racconti di Cortazar sono assolutamente perfetti: con Buzzati, Merimee', Chiara, Cechov, e pochi altri, seppur per motivi diversi, sono racconti da tenere con " cura " in casa, sopra la libreria.
    Guai se mancano!
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    mujer
    00 12/06/2008 16:28
    ok, il libro te lo rido, non ti preoccupare! [SM=g7377]
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    sergio.T
    00 12/06/2008 16:35
    te lo regalo, diciamo prestito a termine...meglio
    Intanto io ho gli altri. Ma alcuni di quel volume....

    [SM=x1514461]
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    mujer
    00 12/06/2008 16:41
    prestito a termine mi sembra giusto [SM=g8455]
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    sergio.T
    00 12/06/2008 16:42
    La fine di quel racconto e' stupenda: questo micro universo, questo " nuovo mondo" che riprennde la strada, il cammino, lascia' li' secco come una baccala'. La magia che Cortazar ha creato e' degna del miglior surrealismo, o del piu' alto " fantastico".
    Fantastico mica tanto, poi. In quel racconto, con quella valenza, rivedo quel carattere , di cui ho letto in giro qualcosa, del grande scrittore argentino , che sapeva tenere a bada il mondo e l'altro da se'. Lo dice lui, esplicitamente.
    Creare un micro mondo comunicante tra automobili a migliaia: creare un'autosufficenza propria e indipendente; creare quelle dinamiche sociali in miniatura; e infine, quel concetto di individuo che " s'innamora" di una altro individuo in una situazione paradossale, - tutto questo- ha una significato trasversale nella visione del " reale". L'individuo o tanti individui creano una realta' loro consona, loro necessaria a prescindere da qualsiasi altra cosa.

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    mujer
    00 12/06/2008 16:48
    Bravo, questo aspetto non lo avevo bene chiaro. Il fatto è che dopo un racconto del genere hai bisogno di soffermarti un po' tanto è sconvolgente.
    Ma in positivo, direi.
    E' proprio nel finale che senti quel senso di perdita ma di ineluttabilità, è difficile da spiegare sai? Ma in questo Cortàzar dimostra quello che hai scritto prima, una sorta di riconoscimento che si disperde nel momento in cui tutto ricomincia a correre.
    E nessuno che decida fermarsi, a quel punto cosa lo impediva?
    La vita lo impediva, ecco.

    Ma quant'è bello quel racconto! Stasera lo rileggo a voce alta.
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    sergio.T
    00 12/06/2008 17:07
    sai una cosa , Julia? a Cortazar dispiaceva rituffarsi nel cammino verso l'altro mondo. Dispiaceva ai personaggi, dispiace a chi lo legge. La realta' di quelle persone era la loro nuova realta', lontana da quella abituale. Cortazar non nasconde questo dispiacere , anzi, lo rimarca. Quando la colonna riprende, la sottigliezza e' stata quella " ansiosa" ricerca dell'auto che prima ci affiancava: si era, infatti cristallizzato un nuovo universo, con una nuova casa, dei nuovi vicini, per ognuna di quelle persone.
    Il senso della " perdita" in quegli individui nasce proprio quando in apparenza vengono riabbracciati nel mondo. Stranissimo, ma bellissimo!
    E poi: Cortazar non massifica la fila: tiene distinte le varie zone della colonna, tiene distinte le automobili, tiene distinte le compagnie che si creano, tiene distinte le persone . Non c'e massficiazione, anzi: e' molto attento all'originalita' di ogni singolo.

    Cazzo, che scrittore!
    [Modificato da sergio.T 12/06/2008 17:08]
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    mujer
    00 12/06/2008 17:22
    E che sentire Se'!
    Certo che è una fortuna leggerlo, riesce a stupirmi ancora!

    Immagina che non l'ho letto in spagnolo, ma lo farò.

    Che poi, quel suo sguardo da ingegnere, che si innamora di Dauphine (che è la macchina che le dà il nome!) e che si fida del Taunus, e si affeziona ai ragazzi della Symca, che meraviglia Se'!

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    mujer
    00 18/07/2008 21:39
    "esa manera de estar entre, no por encima o detràs sino entre".

    E' un po' che mi dico questa frase che è di Julio.
    La pronuncio e cerco di dimenticarla:
    "quel modo di essere in mezzo, né al di sopra né dietro ma in mezzo"

    Ma traducendola così non rende, quel "entre" vuol dire "tra" e quindi:
    "quel modo di essere tra, né al di sopra né dietro ma tra"
    Così va meglio, anche se in italiano è mal posta.

    Quel "tra" spiega bene cosa intendeva dire Cortàzar, quell'essere in mezzo, molto coinvolto, persino legato.
    Non al di sopra, sulle righe come si suol dire, o dietro, nascosto, distante.
    Tra.

    Anch'io mi sento molto "tra", immischiata in cose intricatissime ma con fare semplicissimo, tanto che riesco a districarmi tra le trame.
    Tra le trame, senti come suona bello.

    Invento un palindromo:
    Me tra le trame

    Visto? mi riesce spesso, e sento il bisogno di scriverlo a qualcuno, sempre.
    Me tra le trame. Si legge anche all'incontrario, prova.

    Mi sento affine a Julio e non solo perchè mio connazionale. Penso di averlo sentito da subito, a 16 anni, che c'era un certo feeling tra noi.
    Ero in argentina e scovai il libro di racconti - ricordo ancora la copertina blu notte - nella biblioteca di mio nonno.
    Era nella sezione Rivoluzionari, tra Trotskij e Marx.
    Mio nonno era felice quando prendevo uno dei suoi libri, lo era perchè non ci invitava a leggerli.
    Lui credeva in un certo destino del lettore, se lo sei nessuno deve invitarti a prendere un libro, lo fai per istinto.
    E io per istinto presi il libro blu notte di Julio.

    E lessi Casa tomada, a 16 anni, tra una nostalgia e l'altra.

    Nè al di sopra né dietro, tra le nostalgie che perseguitavano mio nonno, mia madre e me, sua nipote, da sud a nord del mondo.
    Tra mio nonno e me passavano un oceano e molto più di una vita, quasi due.
    Nè al di sopra né dietro, una vita tra i due mondi.

    Può darsi che ora sia meno legata di allora, anzi, ne sono certa; eppure resto ancora tra e non al di sopra né dietro.
    Molto tra le righe questa cosa qui, vero?
    [Modificato da mujer 18/07/2008 21:43]
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    parapalla
    00 18/07/2008 21:48
    brava mujer anche se non ho mai letto questo cortazar è molto bello quello che hai scritto.Dimmi quale libro suo posso leggere perchè mi hai fatto venire voglia di leggerlo.
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    sergio.T
    00 22/07/2008 09:35
    bellissimo pezzo julia, mi piace e tuo nonno aveva ragione.
    Sono i libri che scelgono il lettore e mai il contrario.
    La lettura e' istinto ed e' destino.

    Alcuni autori per alcuni lettori sono pre-destinati: inutile cercarli, inutile anticipare i tempi, inutile informarsi: arriveranno inevitabilmente come il giorno dopo la notte.
    C'e' una voce che ti chiama, c'e' un richiamo nell'aria ( nel tuo spirito), c'e' l'atmosfera che qualcosa stia capitando: e' il momento di prendere quel libro, quello scrittore e non altri.

    Si, tuo nonno aveva assolutamente ragione.

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    mujer
    00 16/02/2009 08:32



    Io me la vedo Massenina che aspetta davanti alla finestra di Julio, aspetta che la faccia entrare per saltare sulla sedia con il cuscino arancione.
    Intanto c'è Julio che, seduto sul divano, legge i suoi racconti a voce alta.
    C'è anche il fuoco che scoppietta e Julio ogni tanto che dice:
    "Senti Massenina, senti cosa dice questo racconto qua..."

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    sergio.T
    00 16/02/2009 18:51
    Che dolore, per sempre mio amato Massena. [SM=g8707]
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    mujer
    00 25/02/2011 17:46
    Se puede vivir sin pensar

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    sergio.T
    00 28/02/2011 09:30
    che bella foto, davvero.
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    sergio.T
    00 09/03/2011 14:18
    E' meglio stare in un'autostrada. [SM=g8431]
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    mujer
    00 09/03/2011 20:15
    detto da te ha del sorprendente! [SM=g10529]
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