Senti questo...

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mujer
00mercoledì 14 novembre 2007 09:40
C'è sempre un brano da leggere a voce alta a qualcuno.

Siamo assorti nella lettura, assopiti, estraniati, ma ad un certo punto sentiamo l'impulso di dover leggere quel passo a chi è lì vicino.

Ecco, in questa stanza c'è quell'impulso lì.
mujer
00mercoledì 14 novembre 2007 09:51
"Di notte mi piace restarmene solo in questa casa infinita.
Chiuse porte e finestre, trovo, paradossalmente, la libertà. So di non spiegarmi; voglio dire che basta la presenza dei miei simili per limitarmela. In mezzo a loro, il libero arbitrio si scontra con i costumi, gli usi, le convenzioni e le leggi che ostacolano quell'intima, indiscutibile libertà consistente nella disponibilità del tempo futuro.
Per questo cercarla fuori di queste pareti significa condannarmi in anticipo a possedere una finzione. Non si possono oltrepassare i limiti che ci vengono imposti dalla convivenza e, poiché ciò è vero, che resta, allora, della libertà?
Invece solo qui dispongo di me. Posso fare un movimento o l'altro, immaginarne tanti per sceglierne uno ed anche in questo minimo atto non percepisco il puro concetto di libertà, ma la mia libertà, intrasferibile, personale, e la gioia di goderne mi trascina come un'onda. Così in questa casa sento l'ebbrezza delle possibilità assolute, perchè la notte ed il mattino seguente che si aprono davanti a me, sono una totale disponibilità di futuro."

dal racconto Quella cosa di Adolfo L. Pérez Zelaschi
sergio.T
00mercoledì 14 novembre 2007 10:00
Dovrei imparare questo pezzo bellissimo a memoria. [SM=g8431]
mujer
00lunedì 19 novembre 2007 09:01
Mi hai promesso di scrivermi.
Però oltre la tua lettera aspetto anche una tua visita. Ti aspetto! comprendi?
Domani verrà Biscuit. Quest'oggi non ha venuto. Forse sarà arrabbiato con me...Ma noi due - io e te - ci sentiamo lo stesso felici. Tu solo ricordati di questo: che il bene, l'amore ha un solo scopo, quello di rendere felici le persone verso cui bene e amore si sente. Tutto il resto è basso egoismo che nulla tiene a che vedere con i grandi sentimenti umani. L'anima umana è in cerca continua di bene, quando questo bene nasconde obiettivi negativi o falsi scopi di "effimera" conquista, finisce - il bene - di avere il suo fine veritiero di bontà infinita e bella.
T'invio - mentre ti attendo con tutte le ansie mie - i fiori del bene, del cuore e della bellezza allacciati con tanti bacioni sulle tue sottili labbra.
Tuo.

da Severino ad America, dicembre 1928
mujer
00mercoledì 5 dicembre 2007 09:21
La giornata, la prima giornata della sua nuova libertà, è quasi finita. Il crepuscolo sta sospeso, basso, sulle vie. La gente torna a casa dal lavoro. Tra le buie pareti delle case scattano i quadrilateri di luce. Ora, hanno inizio le cerimonie private e ufficiali della sera - mille gesti vengono compiuti, anche se alla fine non producono altro se non un piatto di minestra, una stufa calda, una canzoncina per i bimbi. A volte, un uomo segue con lo sguardo la sua donna, che esce dalla stanza col vasellame, e lei non si accorge com'è sorpreso e grato lo sguardo di lui. A volte, una donna carezza le spalle di un uomo. E' molto tempo che non l'ha fatto, ma al momento giusto sente che lui ne ha bisogno.
Rita fa un lungo giro vizioso per le vie e guarda dentro molte finestre. Vede come, ogni sera, un cumulo infinito di benevolenza, consumata durante il giorno, si sia rigenerata e riprodotta a nuovo. Non teme di restare a mani vuote nella ripartizione di quella benevolenza. Sa che talvolta sarà stanca, talvolta irritata e rabbiosa. Ma non ha paura.
Pareggia tutto il fatto che ci abituiamo a dormire tranquilli. Che viviamo senza risparmiarci, come se ce ne fosse anche troppa di questa strana sostanza ch'è la vita.
Come se non dovesse avere mai fine.

da Il cielo diviso di Christa Wolf
mujer
00mercoledì 6 febbraio 2008 09:51
Non accettare altro ordine che quello delle affinità, altra cronologia che quella del cuore, altro orario che quello degli incontri in ore improbabili, quelli veri.

Julio Cortázar, Salvo el crepúsculo, 1984

sergio.T
00mercoledì 6 febbraio 2008 10:55
Non accetto altro ordine che quello delle affinita'.
Per me si puo' interpretare gerarchicamente e sono d'accordo.

mujer
00domenica 17 febbraio 2008 19:47
"Ma torniamo a Lei e alla Sua solitudine che mi addolora. Pensavo, perchè non viene qui?
Qui lei sarebbe vicinissimo al Pincio, dove la mattina si possono fare belle passeggiate in solitudine.
Per il pomeriggio si possono trovare altri itinerari ombrosi.
Se poi Le venisse voglia di veder gente, potrebbe trovare qualcuno con cui parlare, in particolare certi norvegesi, splendide persone che le andrebbero proprio a genio"


Malwida von Meysenbug


"Riverita signorina,
la bontà della Sua proposta mi ha commosso: v'era tanta riflessione, proprio su cui di ciò che ho bisogno.
Com'è raro che ci venga offerta in dono una così meditata bontà!
Dunque io sono libero, anche per Roma.
Naturalmente sono preoccupato per il clima di Roma: l'intricato ingranaggio del mio cervello resiste in effetti in pochi luoghi soltanto"


Friedrich Wilhelm Nietzsche
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