Resoconti dalla valle

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mujer
00mercoledì 24 ottobre 2012 15:14
Resoconto del 24ott2012:

- il vicino ha incrociato una famiglia di cinghiali e ha distrutto la jeep. La vicina propone di aspettare i cinghiali che scendono verso il ruscello alla sera e assalirli con il kalashnikov. Ci ho messo parecchio a spiegarle perché è una cattiva idea.

- ieri mattina ho visto la scena più bella della mia vita: un nipotino che scandiva e segnava il passo del nonno. Due km e mezzo all'ora. Certi nonni dovrebbero diventare assessori alla gioventù.

- i campanacci si sentono quando il vento soffia da nord-ovest. Non importa quanto lontane siano le mucche, ci pensa Eolo ad accorciare le distanze.

- i valligiani non si preoccupano del maltempo. Sono parecchio preoccupati, invece, della crisi e della perdita del posto di lavoro. Gli uomini pensano di emigrare, ancora una volta. Le donne tirano avanti con figli che non vedi mai in giro.

- il tasso alcolemico dei giovani è molto alto, ma è una constatazione che potremmo fare anche nei confronti dei giovani in città. Sembra che il desiderio di svago si confonda con la necessità di sballo. Qui come in ogni altra parte del mondo capitalista.

- le donne della valle si curano molto e sono molto attive. Camminano parecchio, vanno dal parrucchiere, partecipano alle attività sociali dell'oratorio. Quando le incroci ti dicono: ci vediamo ma ci organizziamo per non intralciarci. Sono donne parecchio indaffarate. Le straniere come me le riconosci dall'aspetto non griffato e dalla mancanza di dio nei discorsi.

- i cani se la passano bene. Sono liberi e passeggiano per il paese senza padroni. Quando incrociano i cani milanesi al guinzaglio li annusano con pietà. E quelli abbaiano.
sergio.T
00giovedì 25 ottobre 2012 15:50
Bellissimo! grandissima! con qualche appunto, ad esempio:
l'idea di aspettare i cinghiali con una mitragliatrice e' tipicamente bergamasca. Anche le donne vanno per le spicce senza troppe menate.

I giovani che bevono parecchio sono cresciuti in posti nei quali si beve parecchio da sempre, anche prima del capitalismo. Bevono perche' sono montanari.
Ci sta', poi, anche questa tua considerazione. [SM=g8431]

mujer
00venerdì 26 ottobre 2012 10:18
Resoconto del 26ott2012:
- al cinema dell'oratorio hanno proiettato Il pescatore di sogni che non mi è piaciuto. Tutta la metafora dei salmoni che risalgono la corrente nello Yemen sa di retorica occidentale. Ogni tanto una battuta buonista come siamo abituati a leggerne sui quotidiani moralisti di destra e di sinistra.
- il lievito madre rinvigorisce sempre più. La massa è nel forno che prende volume per altre due ore. Se raddoppierà avremo il pane pronto per le tre, l'ora in cui Mari e Angelina verranno a raccontarmi i pettegolezzi del borgo.
- ho incrociato il parroco che mi ha salutato. Forse andava a fare la spesa ma era senza carrello; può darsi che andasse a benedire il bancone dei salumi o a concordare un lascito per la festa di Ognissanti. Aveva un'aria allegra, comunque.
- vado in palestra nell'ora delle casalinghe con figli in età scolastica. Intorno a mezzogiorno accelerano gli esercizi agli attrezzi e fanno una doccia lampo. Almeno non sono a casa a spappolarsi il cervello con la trilogia delle sfumature sadomaso per casalinghe frustrate, come dice la mia libraia preferita Antonella.
- si torna a parlare di scrivani e scribacchini. Ho smesso da tempo di leggere blog e forum sull'argomento ma l'urgenza di far parlare l'intellettuale che non c'è mi assale. Potrebbe tornare.
- sto seguendo assiduamente i discorsi delle donne che fanno politica, anche Le straniere impegnate in campagne elettorali di altri continenti. Linguaggi totalmente differenti, segno che il pensiero femminile non segue l'istinto matriarcale. Per chi tende a confondersi: nulla a ché vedere con lo spirito materno.
- i ciclamini cercano il posto ideale e io inseguo la scia di sole che, nel nostro giardinetto, fa un percorso strano. Va da nord a sud. E' probabile che io abbia confuso i punti cardinali e creda di aver invertito la rotta. Come quei fottuti salmoni del palloso film di ieri sera.
- dei cinghiali, neanche l'ombra.
mujer
00mercoledì 7 novembre 2012 22:53
Resoconto dalla valle:
- giornata calda sul fronte politico, il pastore ha occupato il manto erboso all'ingresso del paese che oggi era stato destinato al mandriano. I campanacci hanno svegliato i valligiani che facevano la siesta, pastore e mandriano si sono scatenati in epiteti incomprensibili e bovini e ovini hanno continuato a brucare. È intervenuto il parroco, la sindachessa ha mandato a dire che era impegnata.

- ogni ora, oggi, è stata scandita dai risultati elettorali d'oltreoceano. Ho seguito tutti i dibattiti, radio compresa, e letto giornali e rubriche. La migliore dichiarazione è stata quella del Prof. Renato Brunetta al microfono della Sig.ra Barbara Palombelli su Radio2: "Io, da vecchio socialista, tenevo per Obama, e abbiamo vinto". Non c'è limite al peggio.

- due curve prima di ascoltare il Prof. Renato Brunetta ho incrociato un fagiano che passeggiava sulla carreggiata incerto se attraversare la strada. Lo prendo per un avvertimento a quanto avrei ascoltato pochi minuti dopo.

- nessun giornalista, dopo dodici ore dall'acclamazione del vincitore statunitense, ha fatto cenno ai dati di astensionismo che rendono Obama il presidente voluto da una percentuale che, secondo qualche dato che trapela qua e là, si attesterebbe intorno al 18% della popolazione, su un totale di votanti conteggiato in un 37%. Come per le elezioni in Venezuela e per le regionali in Sicilia nessuno dichiara che a vincere sono stati i non votanti.

- tutte queste proiezioni mi hanno permesso una riflessione leggera sugli uomini e sulle donne inneggianti alla democrazia: conta solo l'indifferenza, diavolo di un Cioran! (con il contributo disinteressato del Sergio)

- ho adottato la lucertola che ha scelto il tronco del giardino quale sedia a sdraio. Non credo che mi veda come madre ma, quando mi osserva da distanza ravvicinata, non scappa più. Certe genitrici non possono vantare altrettanta tolleranza dai propri figli.

- ieri sera ho sentito nostalgia della costa, ma è stato un attimo infinitesimale. È bastato rileggere di certe lotte per riavermi.

- i cinghiali mi evitano. Me lo sento.
sergio.T
00giovedì 8 novembre 2012 16:53
Re:
mujer, 26/10/2012 10:18:

Resoconto del 26ott2012:
- al cinema dell'oratorio hanno proiettato Il pescatore di sogni che non mi è piaciuto. Tutta la metafora dei salmoni che risalgono la corrente nello Yemen sa di retorica occidentale. Ogni tanto una battuta buonista come siamo abituati a leggerne sui quotidiani moralisti di destra e di sinistra.
- il lievito madre rinvigorisce sempre più. La massa è nel forno che prende volume per altre due ore. Se raddoppierà avremo il pane pronto per le tre, l'ora in cui Mari e Angelina verranno a raccontarmi i pettegolezzi del borgo.
- ho incrociato il parroco che mi ha salutato. Forse andava a fare la spesa ma era senza carrello; può darsi che andasse a benedire il bancone dei salumi o a concordare un lascito per la festa di Ognissanti. Aveva un'aria allegra, comunque.
- vado in palestra nell'ora delle casalinghe con figli in età scolastica. Intorno a mezzogiorno accelerano gli esercizi agli attrezzi e fanno una doccia lampo. Almeno non sono a casa a spappolarsi il cervello con la trilogia delle sfumature sadomaso per casalinghe frustrate, come dice la mia libraia preferita Antonella.
- si torna a parlare di scrivani e scribacchini. Ho smesso da tempo di leggere blog e forum sull'argomento ma l'urgenza di far parlare l'intellettuale che non c'è mi assale. Potrebbe tornare.
- sto seguendo assiduamente i discorsi delle donne che fanno politica, anche Le straniere impegnate in campagne elettorali di altri continenti. Linguaggi totalmente differenti, segno che il pensiero femminile non segue l'istinto matriarcale. Per chi tende a confondersi: nulla a ché vedere con lo spirito materno.
- i ciclamini cercano il posto ideale e io inseguo la scia di sole che, nel nostro giardinetto, fa un percorso strano. Va da nord a sud. E' probabile che io abbia confuso i punti cardinali e creda di aver invertito la rotta. Come quei fottuti salmoni del palloso film di ieri sera.
- dei cinghiali, neanche l'ombra.



E dove sono finiti 2000 cinghiali? [SM=g8434]
sergio.T
00giovedì 8 novembre 2012 16:56
Re:
mujer, 07/11/2012 22:53:

Resoconto dalla valle:
- giornata calda sul fronte politico, il pastore ha occupato il manto erboso all'ingresso del paese che oggi era stato destinato al mandriano. I campanacci hanno svegliato i valligiani che facevano la siesta, pastore e mandriano si sono scatenati in epiteti incomprensibili e bovini e ovini hanno continuato a brucare. È intervenuto il parroco, la sindachessa ha mandato a dire che era impegnata.

- ogni ora, oggi, è stata scandita dai risultati elettorali d'oltreoceano. Ho seguito tutti i dibattiti, radio compresa, e letto giornali e rubriche. La migliore dichiarazione è stata quella del Prof. Renato Brunetta al microfono della Sig.ra Barbara Palombelli su Radio2: "Io, da vecchio socialista, tenevo per Obama, e abbiamo vinto". Non c'è limite al peggio.

- due curve prima di ascoltare il Prof. Renato Brunetta ho incrociato un fagiano che passeggiava sulla carreggiata incerto se attraversare la strada. Lo prendo per un avvertimento a quanto avrei ascoltato pochi minuti dopo.

- nessun giornalista, dopo dodici ore dall'acclamazione del vincitore statunitense, ha fatto cenno ai dati di astensionismo che rendono Obama il presidente voluto da una percentuale che, secondo qualche dato che trapela qua e là, si attesterebbe intorno al 18% della popolazione, su un totale di votanti conteggiato in un 37%. Come per le elezioni in Venezuela e per le regionali in Sicilia nessuno dichiara che a vincere sono stati i non votanti.

- tutte queste proiezioni mi hanno permesso una riflessione leggera sugli uomini e sulle donne inneggianti alla democrazia: conta solo l'indifferenza, diavolo di un Cioran! (con il contributo disinteressato del Sergio)

- ho adottato la lucertola che ha scelto il tronco del giardino quale sedia a sdraio. Non credo che mi veda come madre ma, quando mi osserva da distanza ravvicinata, non scappa più. Certe genitrici non possono vantare altrettanta tolleranza dai propri figli.

- ieri sera ho sentito nostalgia della costa, ma è stato un attimo infinitesimale. È bastato rileggere di certe lotte per riavermi.

- i cinghiali mi evitano. Me lo sento.



Ah, ha vinto Obama, me ne sono accorto dopo un giorno, ovvero ieri sera quando me lo hai detto.
Di quali lotte hai letto della costa?
mujer
00mercoledì 21 novembre 2012 16:27
Resoconto del 21nov2012:

- sugli Appennini il mio collo mostra la sua storia, cervicale che nasce ai bordi del Río de la Plata e muore nella valle del Reno. Una notte insonne.

- un cervo maschio adulto si è intromesso tra la mia macchina e quella di mia sorella che seguiva il mio tragitto curvilineo a due metri. La prontezza di Enza la montanara ha salvato me, lei e Manuel da un tragico scontro. Il mio sguardo cittadino non si è accorto della natura che rivendica i suoi percorsi.

- ieri è stata la giornata internazionale del bambino, oggi quella dell'albero, domani facciamo che è quella dell'ignavia ché così non devo sorbirmi tutte quelle mail e messaggi sociali di gente che dal proprio salotto lancia moniti all'umanità.

- questa notte la Mati ha fatto la guerra con i suoi mostri. Il guaio è che li ha incarnati con le mie gambe e i suoi gomiti erano lame affilate. Altra notte insonne.

- nei pressi di Sambuca la valle è perennemente avvolta nella nebbia che sale dalla diga. Sotto la pioggia, di sera, fa lo stesso effetto della lettura dei Misteri di Parigi in piena notte.

- il borgo di Luminasio domina due valli. La sua posizione in cima ai due costoni dev'essere stata di aiuto ai partigiani che fuggivano da Marzabotto. Quelli scampati all'eccidio.

- un cane e un gatto in casa potrebbero essere un problema. Non nel caso della mia famiglia che, forgiando due bestie casalinghe, si ritrova a coccolare Nira e Mozart che fingono di non conoscersi. Misteri della zoologia moderna.

- ho nostalgia della mia valle alpina. Sento che i cinghiali mi stanno aspettando.
sergio.T
00mercoledì 21 novembre 2012 16:59
Oramai dalle Alpi agli Appennini tutti i sentieri e tutte le mulattiere non ti nascondono piu' alcun segreto.

I moniti all'umanita' dal proprio divano: roba da strilloni, niente di piu' niente di meno che qualcosa di noioso.

Nira e Mozart: e' il caso di dire che non ci sono piu' gatti e cani di una volta. Soprattutto i cani. [SM=g8180]
mujer
00venerdì 30 novembre 2012 09:41
Resoconto della valle (travalicando):

- ho incontrato il selvatico nei pressi di Granaglione. Due cerbiatti salvi per miracolo, una coppia di cinghiali con prole e l'oste che, tra una portata e l'altra, seduceva
mio cognato intento a gustare un succulento piatto di tagliatelle all'ortica.

- quando muore un anziano in paese tutti cercano di coinvolgerti. La vicina ha tentato di spacciarlo per il marito della sarta di famiglia, ma abbiamo scoperto, non a fatica, che i nomi non coincidono. Ormai sono coinvolta e andrò a passeggiare nei pressi del cimitero.

- tutti hanno notato la mia assenza nel borgo. Può essere di buon auspicio per la mia necessità d'integrazione, di malaugurio per la mia voglia di isolamento. Anche qui, come in città, è questione di equilibri.

- mi arrivano segnali dalle persone care: un matrimonio, delle feste, alcuni problemi. Il distacco aiuta la sincerità. Di alcune situazioni non mi frega proprio niente.

- con il freddo mia figlia lucertola è scomparsa. Sono in apprensione e il tronco vuoto mi trasforma in madre incollata alla finestra.

- l'orto aromatico ha scelto di trattenere le erbe più forti. La maggiorana la fa da padrone. Addio al basilico.

- nel viaggio di ritorno ho dato un passaggio a Franklina. È costretta, ogni giorno, a camminare chilometri perché hanno eliminato la corriera che la porta al lavoro. Un po' timida mi ha lasciato un profumo di pane speziato.

- il pastore ha preso possesso del campo che costeggia la statale. Lo ha recintato e ha stabilito una roulotte al bordo del sentiero. Gli è venuta voglia di vita sedentaria. Del mandriano non si hanno più notizie.

- il parroco mi insegue ma io non parlo con gli sconosciuti.
sergio.T
00venerdì 30 novembre 2012 09:45
Quella vicina mi ricorda il personaggio di Saramago che scambiava le croci al cimitero. [SM=g8431]
sergio.T
00venerdì 30 novembre 2012 09:46
Ma come il parroco ti insegue? [SM=g8180]
mujer
00venerdì 30 novembre 2012 09:50
L'ho reincontrato al mercato del martedì. Vuole fare amicizia ma mi sta un po' antipatico.
sergio.T
00venerdì 30 novembre 2012 10:07
Poverino!
mujer
00mercoledì 5 dicembre 2012 12:14
Resoconto della valle:

- la prima neve mette d'accordo tutti i valligiani che si sono preparati per la stagione fredda posizionando gli spazzaneve in punti strategici. Ne ho trovato uno in vendita, potrebbe essere un buon lavoro, avrei l'estate libera.

- ieri, che nevischiava, un tordo si è appollaiato sul barbecue del vicino. Era strano vederlo esposto all'intemperie, avrebbe potuto rifugiarsi sotto la tettoia. Ho tentato di attirarlo ma non si è fidato.

- riflettevo mentre camminavo in città, l'altro giorno, che i riflessivi in spagnolo rendono il pathos per cui ci canzonano: morirse, ad esempio, è una forma di partecipare alla propria fine. Sa di melodramma ma è un'altra percezione, in effetti.

- gli anziani del paese si sono coalizzati contro le proprie compagne e hanno deciso di non rendere più conto delle loro uscite notturne. Passano la giornata al bar a fare la classifica delle tette più belle.

- i militanti del paese hanno una scala di priorità: per prima la lotta contro l'abbattimento del rifugio, poi viene il restauro della cappella e, infine, il diritto all'assistenza domiciliare. Non usano banchetti ma hanno un comitato che minaccia rappresaglie.

- stanno suonando le campane del mezzogiorno. Mi rendo conto che in montagna non è l'orologio a scandire il tempo.

- ho rivisto in strada il bambino che segnava i passi del nonno. Questa volta era con il padre che parlava al telefono mentre il figlioletto rimaneva indietro.

- i ciclamini stanno soffrendo il gelo. I cactus abruzzesi sono al riparo sulla mensola vicino al camino.

- la politica, in questi giorni, si è occupata dello smantellamento della comunità montana. I dipendenti sono stati dislocati negli enti comunali della zona. C'è una tristezza di fondo in chi ne parla.

- mi hanno proposto di insegnare lo spagnolo agli operai di un cotonificio. Ho accettato ben volentieri.

- l'orso che arrivava dalla Slovenia è in letargo. Lo rivedremo in primavera.
mujer
00giovedì 27 dicembre 2012 11:04
Resoconto della valle:

- ho assistito allo scempio degli abeti giganti. Penso fossero destinati ai centri commerciali e alle chiese, gli odierni templi natalizi.

- il mio figlio adottivo pettirosso condivide le mie fette biscottate. Ho accettato la maternità stagionale. Spero solo che le mie creature non instaurino relazioni intrise di gelosia.

- ho tenuto le famiglie per alcune ore sporadiche. Il segreto sta nell'amarle da lontano. Funziona anche con i conoscenti. Con gli amici intimi la storia è diversa, ci si sente lontano dai pasti.

- ho fatto fatica a muovermi tra le valli avvolte dalla nebbia. Non sopporto che la pianura prenda il sopravvento; che arrivi presto la neve a spazzar via i turisti umidicci.

- le vicine hanno portato la frenesia festaiola nel borgo. I bambini sono stati premiati da Santa Lucia, da Santa Claus e si aspettano che i santi zii e nonni si trasformino in Re Magi. Dura l'attimo dello scarto, un attimo dopo sono lì a consumare il desiderio di qualcosa che non li appagherà mai.

- gli urbani hanno rimandato gli acquisti e sono in attesa frenetica dei saldi, bramano le hugg e aspirano all'iPad. Il risparmio sarà utile all'arrotondamento del mutuo.

- i viaggi oltremare sono diventati un sogno irraggiungibile. Chi sognava Santo Domingo oggi si accontenta di un pranzo di pesce al lago con buono Groupon.

- in questo momento il cane appenninico mi guarda dal balcone. Fortuna sua vuole che nessun fuoco turberà la sua guardia.
sergio.T
00giovedì 27 dicembre 2012 11:30
Il pettirosso ieri ha fatto avanti e indietro a mangiare come un ingordo. Con quello che costano le fette biscottate! [SM=g8431]
mujer
00giovedì 27 dicembre 2012 11:36
Tu sei il padre adottivo [SM=g7088]
mujer
00giovedì 10 gennaio 2013 17:31
Resoconto dalla Valle:

- la montagna ha preteso i suoi spazi. Le macchine in fila natalizia si sono spostate in massa e sono andate ad inquinare la pianura. Per evitare il ritorno dei vandali del fine settimana ci verrà in salvo una nevicata che si preannuncia quale ostacolo nella via del ritorno. Non si sa ancora se sarà una spolverata o una bufera. Spero che le flotte lombarde presagiscano una tormenta.

- il pettirosso non è l'unico commensale alla mia tavola filiale, altri uccelli hanno scoperto la mensa. Ho deciso di chiudere l'iscrizione alla lista adottiva. D'ora in poi sarò la loro dirimpettaia o, al massimo, la solita comparsa umana.

- sono le mamme valligiane a dare l'esempio: il dovere prima del piacere. Peccato che sia un proposito che va a discapito della loro maternità.

- ho iniziato un corso di turismo rurale. Mi ha incuriosito l'invito più della qualifica in sé. Imparerò i segreti reconditi della Valle.

- a scuola ho conosciuto i miei colleghi di inglese. Parliamo in lingua madre e, quando non capiamo, facciamo sì con la testa. Doris si è scusata della sua cold hand.

- mi arrivano notizie di candidati elettorali che si propongono come amici rappresentanti. Mi sfugge il senso di alcune loro considerazioni ma ho deciso di rinunciare alle battaglie dialettiche.

- Sergio mi vede pronta per il torneo di scacchi estivo. L'amore, a volte, scavalca i limiti della più evidente ignoranza.

- i disoccupati della Valle fanno timidi tentativi di protesta ma nessuno azzarda un'occupazione. Eppure ne avrebbero la forza e la caparbietà montanara.

- alla radio, oggi, ho sentito un'altra me che parlava di progetti sociali, di cooperazione, di fondi, con un linguaggio talmente tecnico da sembrare un ministro alla corte del Re. Mi sono schifata nel sentirmi parlare in formato curriculum.

- proprio in quel momento ho intravisto la volpe che si aggirava nel bosco a ridosso dei curvoni che mi portano in paese. Immagino che fosse in agguato per braccare il Pinocchio di turno. Del gatto, ormai, non si hanno più notizie. È stato addomesticato a furia di Gourmet.
mujer
00martedì 22 gennaio 2013 11:11
Resoconto della Valle:

- gennaio è il mese più duro per i nuovi arrivati. Come me penso che si sentano il dipendente della posta dall'accento marchigiano e il tordo che si appollaia sul barbecue dei vicini.

- i ragazzi della bottega lavorano con guanti e sciarpe. È il negozio più freddo che abbia mai visitato. Il macellaio tagliava i petti di pollo battendo i denti.

- il Gas qui non è l'ultima moda new age degli urbani alternativi. Da sempre i valligiani comprano e si scambiano la merce, e quando chiedi i prodotti bio se la ridono.

- ho iniziato le lezioni e gli alunni mi raccontano le litigate al telefono in lingua ispana. Stiamo lavorando al glossario tessile e devo imparare l'arte antica della mia bisnonna. Il suo telaio rivive.

- in strada è aumentata la presenza dei tir che, ai tornanti, ti costringono a manovre caute. Ieri un autista ne ha fatta una talmente azzardata da tranciare di netto il ramo di un pino imbiancato. Era così impegnato a imprecare che si è perso il bellissimo spettacolo della volpe affacciata.

- sto leggendo le biografie dei candidati rivoluzionari. In molte ho letto frasi comuniste storiche. Vorrei contribuire dicendo loro che "asta la vittoria" non si scrive così in spagnolo. Come minimo l'acca.

- il corso di turismo rurale si sta rivelando un bell'incontro tra caratteri diversi. I corsisti essenziali sono gli agricoltori che, come sempre, insegnano che l'apprendimento è una pratica che non ha bisogno di tanti giri di parole. Purtroppo, i formatori non sono all'altezza.

- ho dovuto mettere a dieta il pettirosso. Non più fette biscottate zuccherate ma avanzi di pane fatto in casa. Ha reagito come il gatto di mia madre, allontanandosi e lasciando tutto il mangiare in tavola.

- ho rivisto la mia vicina dopo un mese e mezzo. È alle prese con il marito malato e ha perso il lievito madre, non è riuscita a rinfrescarlo. A stare dietro gli uomini si perdono i cicli naturali.

- mi amiga Sandra mi ha chiamato per una pizza tra veterane. Ci andrò nonostante i seicento chilometri di distanza, ma non dal cuore.

- penso di avere avuto un contatto ravvicinato con un cinghiale. Può darsi che si trattasse di un cane, ma io ho percepito un'affascinante paura selvatica.
sergio.T
00martedì 22 gennaio 2013 11:20
Quel pettirosso mangia quel che trova. Se va bene cosi', bene, se non va bene cosi', va bene lo stesso. Ci mancavano i pettirossi viziati! [SM=g8431]
sergio.T
00martedì 22 gennaio 2013 11:21
Candidati rivoluzionari alle prossime elezioni? Gulp! [SM=g8434]
mujer
00mercoledì 30 gennaio 2013 18:04

Resoconto della Valle:

- altri tre quintali di legna per il camino vorace. Abbiamo fatto felice la Carla che mi seduce l'uomo e incassa qualche euro utile in questo inverno rigido.

- a cena con i nuovi vicini lei mi racconta che per la promozione in prima superiore ha regalato al figlio l'account di facebook e lui ci mima barzellette spinte. La loro figlioletta mi ha battuto a calcio balilla. I giovani sono la speranza.

- le mie scorribande in palestra sono diventate vere e proprie prove di resistenza. Il mio istruttore non mi dà tregua, se mi lamento mi guarda il sedere e mi fa capire che devo pedalare. Zitta e mosca.

- ieri sono scesa in città e ho penato per il parcheggio, per il traffico, per i lavori stradali e per i divieti. Penare per una città mi sembra alquanto stupido.

- ho messo il passerotto a dieta che mi ha punita non facendosi vedere per due giorni. Il senso di colpa mi farà desistere dall'intento di salvarlo dall'obesità e vivrò l'eterno dilemma della madre ingozzatrice.

- ho conosciuto Omar che mi ha raccontato l'incontro delle donne nel deserto del Mali. Eravamo nella piazza di Clusone sotto la neve e ricordavamo il caldo delle nostre terre.

- ho un alunno belga che mi parla con orgoglio del fiammingo. Gli dico che l'essere bilingue è la condizione migliore per smontare le rigidità delle nostre lingue. Anche delle nostre culture, risponde lui.

- curiosa di sapere gli equilibri politici mi rendo conto che in Italia non esiste un Nord e un Sud ma la pratica di un voto e di un non voto. La differenza sta nella dipendenza/indipendenza che ogni cittadino è disposto a concedersi rispetto al ciarlatano di turno. A Nord come a Sud.

- i contadini stanno per abbandonare le colture agevolate. Quando citano la Coldiretti noto il fastidio tipico dei lavoratori traditi.

- stavo per cedere al fascino delle primule ma ho ripiegato per i bulbi. Interrare il futuro e veder spuntare i germogli ti illude di essere stata l'artefice di una nascita.

- torneranno la lucertola, i grilli e le formiche. E anche i turisti, purtroppo.
mujer
00venerdì 8 febbraio 2013 13:59

Resoconto della Valle:

- la rivolta degli uomini contro le mogli zelanti ha portato l'intromissione delle figlie. C'è chi vieta il padre di girare in macchina sequestrando chiavi e chi indaga per tracciare la mappa degli spostamenti. I porti sono tutti i bar con ragazze in minigonna.

- la vicina si è preoccupata ogni giorno della mia influenza tentando di convincermi all'assunzione di farmaci devastatori. Le mie tisane le sono sembrate attentati alla salute pubblica.

- davide, che fa l'imbianchino, ha proposto il montaggio di una retina per risolvere la crepa perenne del muro portante. Risolveremo il problema dell'assestamento ma non quello del tempo che non è regolato al ritmo femminile ma a quello maschile. La luna contro il sole.

- è tornata la lucertola che ha attraversato il giardino a una velocità pari ad un razzo lanciato da Israele su Gaza. Scompare senza lasciare traccia di sé. Non si può dire lo stesso dell'azione bellica.

- certi sogni, fatti in Valle, sono più reali e si trasformano in idee. Bisogna attendere che qualcuno, vicino e lontano, incontri nella mia idea i pezzi che si incastrano alla sua.

- tra mezz'ora sarò appesa ad un attrezzo a sollevare muscoli con il mio istruttore che mi ricorderà, come ogni volta, che gli ultimi miei anni sono stati vergognosi. Inutile dirgli che il sociale prevede abnegazione, non se la beve.

- ho sentito Filo che sta studiando moltissimo per un concorso. È la mamma, collega, amica che tutti vorrebbero avere. E lei si ostina a non volerlo ammettere.

- il parroco riprende le parole di Bertone e ribadisce che il popolo italiano vuole la verità. Finalmente racconteranno delle connivenze di Pio Laghi e del sequestro Orlando. Alleluja!

- il sole sta scongelando il ciclamino che stanotte ha sperimentato la sopravvivenza in Polo Nord. Il tutto senza partire dal giardinetto, che culo.

- la moglie del mugnaio, che mi vende la farina bio macinata a pietra, mi ha confessato che fa la pizza con la farina istantanea barilla. Il mugnaio ha chiesto il divorzio.

- non vi parlo del pettirosso perché abbiamo litigato. Anche i pettirossi nel loro piccolo si incazzano.
mujer
00venerdì 22 marzo 2013 11:02
Resoconto della Valle:

- ho trovato ispirazione dal ritorno delle pecore in paese. Dopo tanto gelo, vedere degli esseri asserviti che brucano ti fa sperare in un lupo che scenda a sbranarsele.

- noi donne iniziamo a capire, secondo me. Meno chiacchiere e più fatti. La vicina spettegola meno e fa più camminate. Io scrivo meno e ammasso di più.

- i bambini parlano della montagna come farebbe un agronomo. Sanno riconoscere ogni germoglio e parlano di animali che non ho mai visto. Peccato che gli sci club li costringano a muoversi ammassati in pulmino.

- tutti mi chiedono del pastore connazionale/universale. Parlo di un passato che nessuno vuol ricordare. Inutile citare memoria e verità. What's?

- ho ritrovato molte sorelle pronte a partorire nuove figlie. In quanto donne potremmo far nascere idee conflittuali. Finalmente.

- avrò una nipotina. Come convincere una sorella che si sente vecchia a ringiovanire? Tante stoffe colorate e la pancia all'aria, come le argentine.

- sto scrivendo con sottofondo di tosaerba dal motore antico. Un rumore infernale e un omone bergamasco a maniche corte non sono espressioni da contrastare. Spero che non abbia deciso di ripulire l'intero monte. Adieu inspiration.

- sto insegnando spagnolo a Lucia che studia inglese ed è slovacca. Mi racconta che ha scelto di studiare qui grazie a un professore di italiano che, alle superiori nel suo paese, le ha trasmesso un sogno. Ecco a cosa serve la scuola.

- in una scorribanda notturna sulle montagne intravvediamo una volpe tradita dalla coda. Come certe donne che nascondono in abiti improponibili delle code sincere. Il selvaggio è tornato di moda.

- che è primavera lo sanno tutti, inutile che lo dica. Anche gli ormoni si faranno sentire, ditelo ai vostri uomini che possono amoreggiare qua e là. Tanto ritornano.

- i vecchietti del paese si preparano alle scorribande per bar. Il Sig. Franco da Milano dice di preparare la macchina, quando arriverà mi farà assistere ai discorsi di uomini maturi: politica, carte e le tette della barista.

- mi sto allenando per il torneo estivo di scacchi. Il mio GM è il mio compagno. Non si capacita come io, ai suoi occhi così amorevole, possa trasformarmi in una scacchista così scarsa.

- nessuno mi chiede più da dove vengo. Non è merito della parlata, secondo me funziona la vecchia storia del racconto della propria vita. Non interessa a nessuno.

- vengo a sapere dall'esperto politico che non c'è ancora un governo. "E il popolo c'è?" gli chiedo. Mi risponde che è una parola obsoleta. Se è per questo, è démodé anche parlare di politica, per dire.

- alcune farfalle svolazzano nervose. È come se andassimo a Saint Tropez e trovassimo i bar senza tavolini all'aperto. I ritardi innervosiscono parecchio gli esseri migranti.

- Sento gli amici che perdono il lavoro e tornano nel proprio paese. È l'eredità che ci hanno lasciato i nostri nonni, siamo sempre pronti ad andare. Emigrantes.

- la mia istruttrice ha a cuore il mio corpo. La invidio per tanta dedizione e le chiedo se posso lasciarglielo in consegna. Mi risponde con un secco no.

- padre Sergio ha suonato le campane per tutta sera quando è stato nominato il nuovo papa. Alle dieci di sera qualcuno è corso a dirgli che, del continuare così, avrebbe avuto uno strappo.

- sabato sera: baretto montanaro, gruppo anni '70, bambini e nonni, coppie, singoli, birre e acque toniche. Come ai vecchi tempi.
mujer
00martedì 23 aprile 2013 18:30

Resoconto della valle:

- tutti i pollini vengono al pettine e alcune allergie sono tipiche delle persone ciniche. Starnutisci appena ti si avvicina il moscone di turno. Sciò.

- l'accanimento politico di questi giorni tra chi deve presiedere ha visto la vincita della giovanissima lucertola versus il vecchio tordo ingordo. Il giardino sembra deserto ma pullula di vita.

- abbiamo travalicato per incontrare alcune sorelle. Più che dee mi sono apparse stanche amazzoni. Una delle veterane ha detto: "dietro ogni grande donna c'è un energumeno". E meno male!

- ho detto al benzinaio che se ci fosse un Giorgio a caccia di draghi oggi, invece di un onomastico, festeggeremmo una rivoluzione. Non credo conoscesse la storia dei santi.

- le pecore che svernano hanno preso il colore del fango. Alla luce del sole, appese ai fili d'erba, mostrano la loro insopportabile coda sporca. Chi aveva in mente 'fiocco di neve' sulle alti vette si ricreda.

- si avvicina il periodo dell'aratura. Le famiglie si organizzano per condividere gli attrezzi del mestiere ma litigano sulla giornata in cui tenere i figli. I padri, al fine settimana, preferirebbero essere liberi. Le madri pure. Bambini non pervenuti.

- i colleghi di lingua inglese aumentano. La colonizzazione ha luogo ogni volta che li incontro. La resistenza ha la meglio quando, incrociandoli, li costringo a dire "hola". Bella chau.

- nei tanti viaggi in giro per la valle ho sentito la radio parlare di Indio che balla il tango in Plaza Dorrego che oggi si chiama la Placita de los Pañuelos Blancos. Ricordo quella volta che, per l'anniversario delle Madres, prima di ballare raccontò sul palco che il tango è come la rivoluzione e si fa nelle strade.

- l'orto comunitario sta per prendere piede. Siamo tutti pronti ma sembra che fare collettivo faccia paura ad alcuni. C'è il rischio che, per piantare i semi, si debba fare una votazione che esprima consenso a maggioranza. Come se la natura si occupasse delle cazzate degli esseri umani.

- i bambini sono pronti per abbellire lo spazio verde. Oltre alle tempere, alle cassette di legno e a qualche barattolo, sembra non desiderino altro. Finché la madre non si avvicina con il suo Iphone. Distrazioni progressiste.

- scoperte tre nuove cameriere in un bar del paese vicino. I mariti emigrano e le donne smadonnano ma poi si confessano. Prevista una scorribanda di maschi in calore; di contro ho proposto alle femmine inferocite un sopralluogo di palestre alla ricerca di testosterone vagante.
mujer
00mercoledì 8 maggio 2013 10:26

- Houston, abbiamo un problema. Arriva l'estate e tornano i vacanzieri. Rispondi Houston.

- la lucertola, della famiglia delle Lacertidae, sa di essere protetta dal nostro cuore animalista. Ormai sosta sullo zerbino come fosse sulla spiaggia di Cayo Coco. Quando Sergio le si avvicina guarda scocciata e si accomoda il due pezzi.

- abbiamo visitato le fucine di Bienno ma il maglio era fermo. Siamo sempre pronti a ricordare ma facciamo fatica ad operare. Ci siamo trasformati nel popolo del "c'era una volta".

- la moglie del giardiniere mi dice di essere anche lei forestiera. "Di dove?" "Della Valgandina" e mi fa vedere il pavone che ha ingabbiato per combattere la solitudine.

- i vicini ci fanno conoscere la valle attraverso i racconti delle saghe di famiglia. Ce n'è persino una che, pur di non litigare per l'eredità, si è suicidata in massa.

- al bar incontro Mohamed che vende i libri della cooperativa interculturale. Quando gli dico che li ho tutti non mi crede. Quella che per molti è una bugia per me è una scusa per parlare delle storie che vende. Ma lui non le ha lette.

- gli alunni apprendono lo spagnolo del dialogo ma hanno bisogno di quello richiesto dal capitalismo selvaggio. I loro capi li spingono alla ricerca di vocaboli d'imposizione (tiene que, hay que) ma loro preferiscono l'uso delle frasi ipotetiche ( si+subjuntivo). "Si perdiera el trabajo me iría a vivir a Brasil" ha scritto una.

- capita che si incrocino i bambini a determinate ore del giorno. Alle 7:20 sono tutti alla fermata che attendono l'unico pullman del mattino. Alle 14:15 sono all'angolo della chiesa in attesa del maestro di motoria per andare in piscina. A volte li vedi sul sedile posteriore, dietro le loro mamme, a giocare a Temple Run. Credo di non averli mai visti correre.

- Anna mi ha regalato un bonsai con il tronco a forma di donna. È un dono talmente importante che ho deciso di farlo morire con me. Ma devo permettere a questa miniatura di diventare rigogliosa; presto avrà il culo come il mio.

- tutti vogliono partire per il mare. Vedono offerte, controllano i prezzi, spulciano calendari. Mi chiedo cosa porti le persone ad avere idee uguali e mai a fare scelte comuni.

- l'orto comunitario stenta a partire. Siamo ancora nella fase del "vediamo come fare" quando già potremmo essere lì a veder spuntare i germogli. Per il lavoro collettivo non bisogna avere fretta.

- la mia istruttrice, in palestra, mi ha dato una lezione di vita. Si truccava negli spogliatoi ed aveva indosso un vestito bellissimo, da grande serata. Erano le dieci del mattino e si era arrampicata su tacchi vertiginosi. "Stai benissimo" e lei "La verità è che sto talmente male che, per tirarmi su, ho bisogno di questa farsa". Ed è uscita sorridente.

- come sempre, quando il parterre propone spettacoli indegni, è meglio starsene da soli. Non guardo più la tv e non so nulla degli ultimi ritrovati della politica. Se la scienza dovesse scoprire qualcosa di importante verrei a saperlo dai segnali della natura. Ma speriamo che i ricercatori stiano buoni per un altro po'.

- oggi ho da piantare una decina di nomi impronunciabili. Alcuni già fioriti, altri si vedrà.
mujer
00lunedì 16 settembre 2013 22:55
qui non ho aggiornato più ma i resoconti continuano qui
http://resoconti-della-valle.webnode.it/
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