Paco Ignacio Taibo II

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sergio.T
00martedì 14 aprile 2009 12:09
Paco Ignacio Taibo II (Gijón, 11 gennaio 1949) è uno scrittore spagnolo naturalizzato messicano.

Nato in Spagna, risiede in Messico dal 1958. Direttore delle raccolte "Messico, storia di un popolo" e "Cronaca generale del Messico" (1931-1986), del supplemento culturale della rivista "Siempre!" (1987-1988) e delle riviste "Enigma" e "Bronca". Le sue opere comprendono romanzi storici, racconti ispirati alla cronaca e romanzi gialli.

Suo nonno paterno, Benito Taibo, apparteneva al gruppo dirigente del Partito Socialista. Partecipò alla insurrezione del 1934 e alla Guerra Civile Spagnola del 1936. Il fratello della nonna paterna era direttore del giornale socialista "El Avance" ed entrambi furono prigionieri nelle carceri franchiste per le loro attività e ideologie politiche. Il nonno materno procurava armi di contrabbando agli anarco-sindacalisti e durante la guerra civile armò un peschereccio e combatté la sua guerra contro il franchismo, fino a che morì con tutto il suo equipaggio, dopo che l' imbarcazione fu colpita dal nemico. Il padre, Paco Ignacio Taibo, scrittore e giornalista scomparso il 14 novembre 2008, dovette aggiungere un "I" al cognome quando il figlio cominciò a pubblicare libri. Considerate le notevoli difficoltà incontrate sotto il regime, la famiglia Taibo decise di lasciare la Spagna e di trasferirsi in Messico, paese che, per tradizione, aveva accolto profughi e perdenti di molte rivoluzioni. È l' anno 1958 e il piccolo Paco Ignacio , nato a Gijon, nelle Asturie, non ha ancora 10 anni. In Messico il padre lavorerà come giornalista televisivo fino al 1968 quando, di fronte alla repressione sanguinosa del Movimento Studentesco, sentendosi limitato nella propria libertà d' espressione, decide di lasciare il lavoro alla televisione e ritorna al suo vecchio amore, la stampa. Paco Taibo jr. nel frattempo si dedica intensamente all' impegno politico nel movimento studentesco e al giornalismo, professione che ama e che mai abbandonerà, così come non abbandonerà la sua amata Città del Messico, teatro di azione di molti dei suoi racconti. Nel 1971 si sposa con Paloma Saiz.

Le opere ed i premi
La carriera del Taibo scrittore può essere riassunta in alcune cifre: più di 50 titoli pubblicati – romanzi, libri di racconti, fumetti, reportages giornalistici, saggi storici – pubblicati in più di 20 paesi; numerosi premi letterari tra i quali:

1982 Premio Grijalbo per il Romanzo Eroi convocati
1986 Premio Café Gijón per Rivoluzionario di passaggio
1986 Premio Nazionale di Storia INAH e
1987 Premio Francisco Javier Clavijero, per Bolsheviquis. Historia narrativa de los orígenes del comunismo en México 1919-1925
1987 Premio Internazionale Dashiell Hammett per il miglior romanzo poliziesco in lingua spagnola per Come la vita
1991 Premio Internazionale Dashiell Hammett per il miglior romanzo poliziesco in lingua spagnola per A quattro mani
1991 Premio Latinoamericano di Romanzi polizieschi e di spionaggio per A quattro mani
1992 Premio Internazionale Planeta-Joaquín Mortiz per La lontananza del tesoro
1994 Premio Internazionale Dashiell Hammett per il miglior romanzo poliziesco in lingua spagnola per La bicicletta di Leonardo
1998 Premio Bancarella per Senza perdere la tenerezza - Vita e morte di Ernesto Che Guevara

Héctor Belascoarán Shayne
È l'investigatore privato di Città del Messico protagonista di molti libri dello scrittore. Figlio di un basco e di una irlandese (da qui il doppio cognome, a cui lui tiene molto), anarcoide, condivide l'ufficio con un idraulico, un tappezziere ed un ingegnere che si occupa di fogne. Ha un fratello impegnato politicamente a sinistra, una sorella reduce da un divorzio ed una fidanzata fantasma con la coda di cavallo. E' brutto e -da una certa avventura in poi- orbo e claudicante. Le storie sono ambientate a Città del Messico e quando lo scrittore, agli inizi degli anni novanta, decise di "abbandonarla", i muri della città si riempirono di scritte come ‘Belascoarán, per favore ritorna!’

I libri che hanno per protagonista Héctor Belascoarán Shayne non sono solo gialli, ma descrivono molto bene la societa' messicana, la sua precarietà e la corruzione diffusa, ma anche la semplicità, l'umorismo e la voglia di vivere dei messicani.

mujer
00martedì 14 aprile 2009 12:21
Uno scrittore che mi ispira amicizia, vai a capire perchè...
mi piace molto.
sergio.T
00martedì 14 aprile 2009 14:09
Morti scomodi, che libro! [SM=g8455]
sergio.T
00lunedì 20 aprile 2009 11:50
Senza perdere la tenerezza. Vita e morte di Che Guevara.

Trovato , ottimo volume della Sellerio, al fantastico prezzo di euro 2.90 [SM=g8455]
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