Loriano Macchiavelli

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sergio.T
00giovedì 28 giugno 2007 09:49
Nato a Vergato (Bologna) nel 1934, Loriano Macchiavelli ha frequentato l'ambiente teatrale come organizzatore, come attore e, infine, come autore; sue opere teatrali sono state rappresentate da varie compagnie italiane: In caso di calamità, viva la Patria (1969/70), Una storia teatrale con prologo tragico e finale comico (1969/70), Ballate e moti rivoluzionari& (1970/71), Hanno dato lassalto al cielo (1971/72/73), Voglio dirvi di un popolo che sfida la morte (1973/74), I pioli di Bach Dang (1973/74), Cinema hurra (1981/82), Aspettando Altman (1995).

Suoi tesi sono stati segnalati in vari premi teatrali: Una guerra finita male (Premio teatrale Riccone 1963), I dieci a uno (Premio Reggio Emilia città del tricolore, 1964), Solo un lungo silenzio (finalista al premio teatrale Riccione, 1975), Jacopo da Valenza, scolaro (finalista al premio teatrale Riccione, 1978).

Dal 1974 si è dedicato al genere poliziesco e ha pubblicato numerosi romanzi divenendo uno degli autori italiani più conosciuti e letti.

Da un suo romanzo (Passato, presente e chissà) è stato tratto lo sceneggiato televisivo per Rai Due Sarti Antonio brigadiere (regia di Pino Passalacqua) in quattro puntate e andato in onda nell'aprile del 1978. In seguito ha curato il soggetto e la sceneggiatura del film per la TV L'archivista (regia di Guido Ferrarini), girato a Bologna nel 1985 e andato in onda su Rai Uno nel settembre del 1988. Il film porta sul piccolo schermo uno dei suoi personaggi letterari più riusciti: Poli Ugo, interpretato per la TV da Flavio Bucci. Il film presenta una Bologna attuale e viva, ben lontana dalla solita vecchia iconografia, e anticipa drammaticamente le mutazioni successive della città.

A fine '87 e primi mesi del 1988 è andata in onda una lettura radiofonica in 13 puntate dei suoi racconti, dal titolo I misteri di Bologna. Dai suoi romanzi e racconti e sono stati tratti numerosi radiodrammi trasmessi dalla Rai.

Nel 1988 Rai Due ha prodotto una serie di 13 telefilm, tratta da suoi romanzi e racconti, (regia di Maurizio Rotundi, protagonista Gianni Cavina) i cui esterni sono stati girati interamente a Bologna e dintorni. La serie ha per titolo L'ispettore Sarti - un poliziotto, una città ed è andata in onda su Rai Due a partire dal 12 febbraio 1991 e replicata nel 1993.

La serie televisiva di Sarti Antonio è proseguita (sempre su Rai Due) con una coproduzione italo tedesca (Rai-NDR) di sei film di un'ora e trenta, ancora tratta dai suoi romanzi, e andati in onda nell'aprile e maggio del 1994. Regista dei film è Giulio Questi, protagonista sempre Gianni Cavina.

Il suo personaggio più conosciuto, Sarti Antonio, è entrato anche nel fumetto (Orient Express) con una serie di avventure tratte dai romanzi.

Numerosi romanzi sono stati tradotti all'estero: Francia, Germania, Ungheria, Cecoslovacchia, Unione Sovietica, Giappone, Romania...

Nel 1974 ha vinto, con il romanzo Fiori alla memoria, il premio Gran Giallo Città di Cattolica; nel 1980, con il romanzo Sarti Antonio, un diavolo per capello, ha vinto il premio Tedeschi; nel 1992 ha vinto la XIV edizione del Premio di letteratura per l'infanzia con il romanzo Partita con il ladro; nel 1997, con il romanzo Macaronì (scritto assieme a Francesco Guccini), ha vinto il Premio letterario Alassio, un libro per l'Europa, dopo essere stato nella rosa dei finalisti nel Premio Ennio Flaiano e nel Premio città di Ostia. Lo stesso romanzo ha vinto l'edizione 1998 del Police film festival.

Ha pubblicato e pubblica con i maggiori editori italiani: Garzanti, Rizzoli, Mondadori, Einaudi, Rusconi, Cappelli... Ha collaborato e colabora con numerosi quotidiani e periodici.

Assieme a Marcello Fois e Carlo Lucarelli ha fondato il «Gruppo 13» e con Renzo Cremante ha fondato e dirige la rivista «Delitti di Carta» che si occupa esclusivamente di poliziesco italiano.

In rete, su questo sito, nel febbraio 2001 ha pubblicato il romanzo inedito Scadenza di Contratto

BIBLIOGRAFIA
1 - Le piste dell'attentato (Campironi, 1974)
2 - Fiori alla memoria (Garzanti, 1975)
3 - Ombre sotto i portici (Garzanti, 1976)
4 - Sui colli all'alba (Garzanti, 1976)
5 - Sequenze di memoria (Garzanti, 1976)
6 - Passato, presente e chissà (Garzanti,1978)
7  Le piste dellattentato (ristampa Garzanti, 1978)
8 - Sarti Antonio, un questurino, una città (Garzanti Vallardi, 1979, omnibus contenente i tre romanzi editi Fiori alla memoria, Ombre sotto i portici, Sui colli
allalba e uno inedito dal titolo Cos'è accaduto alla signora perbene)
9 - Sarti Antonio, un diavolo per capello (Mondadori, 1980)
10 - Sarti Antonio, caccia tragica (Mondadori, 1981)
11 - L'archivista (Mondadori, 1981)
12 - La strage dei centauri (Garzanti Vallardi, 1981)
13 - Sarti Antonio e l'amico americano (Garzanti Vallardi, 1983)
14 - La Balla dalle scarpe di ferro (Rizzoli, 1983)
15 - Sarti Antonio, un diavolo per capello (Garzanti Vallardi, 1985, omnibus contenente la ristampa dei romanzi numero 8 e 9 e uno inedito dal titolo Rapiti si nasce)
16 - Stop per Sarti Antonio (Cappelli, 1987)
17 - La rosa e il suo doppio (Cappelli, 1987)
18 - Sarti Antonio e il malato immaginario (Cappelli, 1988)
19 - Funerale dopo Ustica (Rizzoli, 1989, pseudonimo Jules Quicher)
20 - Strage (Rizzoli, 1990, pseudonimo Jules Quicher)
21 - Un poliziotto, una città (Rizzoli, 1991)
22 - Un triangolo a quattro lati (Rizzoli, 1992)
23 - Partita con il ladro (Sonda, 1992)
24 - Sospiri, lamenti e ali di pipistrello (Sonda, 1994)
25 - Sarti Antonio un poliziotto, una città (Mondadori, 1994. Raccolta dei due romanzi editi
Cos'è accaduto alla signora perbene e Sarti Antonio e il malato immaginario e uno
inedito dal titolo La ghironda dagli occhi azzurri)
26 -Sarti Antonio e il diamante insanguinato (Sonda, 1994)
27 - Sarti Antonio e la ballata per chitarra e coltello (Sonda, 1994)
28 - Sarti Antonio e il mistero cinese (Sonda, 1994)
29 - Coscienza sporca (Mondadori, 1995)
30 - Replay per Sarti Antonio (Mondadori; 1996, ristampa in un volume di Le piste
dellattentato, Fiori alla memoria, Ombre sotto i portici)
31 - Macaronì, romanzo di santi e delinquenti (Mondadori, 1997, scritto con Francesco
Guccini)
32 - Sgumbéi, le porte della città nascosta (Mondadori, 1998)
33 - Un disco dei Platters, romanzo di un maresciallo e una regina (Mondadori, 1998; scritto con Francesco Guccini)
34 - La Balla dalla scarpe di ferro (ristampa, Diabasis, 2000)
35 - Fiori alla memoria (ristampa Einaudi, 2001
36 - La via dellinferno (romanzo breve nel volume Bologna fra storia e fanatasia, Clueb,
2001
sergio.T
00giovedì 28 giugno 2007 09:54
Per nulla convincente il suo I sotterranei di Bologna.
Noioso, didattico, stereotipato nei canoni classici del " poliziesco italiano" , questo romanzo delude per la sua mancata originalita'e per la sua scontatezza " commissariale".
Il commissario Sarti Antonio e' uno tra i mille che imperversano nei libri italiani ( polizieschi, noir).
mujer
00giovedì 28 giugno 2007 11:20
E' di Vergato! A un passo dalle mie sorelle sul bell'Appennino tosco-emiliano.
Non merita?
ok, uno in meno da leggere [SM=g7088]
sergio.T
00giovedì 28 giugno 2007 11:29
In coppia con Guccini e' molto meglio.
E' piu' rustico, piu' naturale: invece il suo agente Antonio Sarti e' troppo stereotipato.
Diciamo che si tratta di una lettura en passant, ma niente di piu'.
sergio.T
00giovedì 2 ottobre 2008 09:18
Cosa e' accaduto alla signora per bene.

Il solito racconto incentrato su Sarti ( per altro simpatico) , ma niente di piu'.
Continuo a domandarmi: tranne letture occasionali, come e' possibile il fiorire di cosi' tanti inutili commissari? o comunque sempre uguali e ripetitivi?

mujer
00giovedì 2 ottobre 2008 10:03
E' nato un nuovo genere:
la letteratura giustizialista

[SM=g8273]
sergio.T
00giovedì 2 ottobre 2008 12:06
peccato che in italia rimanga solo letteratura.
In pratica, invece, si suona solo la musichetta di quell'orchestrina dei garantisti, oltretutto molto stonata.
Travaglio docet. [SM=g8273]
sergio.T
00giovedì 30 ottobre 2008 14:43
Sui colli all'alba, uno dei migliori romanzi letti nel 2008. Un gioiello.

E che dire di quel Sarti Antonio, sergente? di questo uomo della polizia tutto particolare? di questo questurino del tutto stravagante? come si fa a non volergli bene?
sergio.T
00giovedì 30 ottobre 2008 16:26
Eh questo Sarti Antonio sergente, un tipo strano davvero.
Un poliziotto fidanzato con una puttana.
Soffre di colite
Vive spesso e volentieri in bagno
Adora il caffe'
Detesta l'auto 28 amatissima dal suo secondo Cantoni ( c'e' da pensare male riguardo al rapporto poliziotto auto).
Non va' d'accordo con i cani: non si sono mai capiti.
Ha come confidente un folle: un proletario ( Rosas) che e' talmente proletario da detestare comunisti, socialisti, sindacati, associazioni umanitarie, e figuriamoci quelli di destra.
Ha una vicina di casa rompicoglioni.
Non gli piace parlare e mugugna incazzato per non apparire comunque scortese.

La scrittura di Macchiavelli e' improvvisa, brillante, sciolta. I suoi romanzi sono briosi anche se noir.
Salta dentro alla storia, dialoga con i personaggi, li contraddice, li esalta, li insulta. Si offende persino: nessuno lo degna di attenzione: Sarti Antonio addirittura non lo ascolta quasi mai, ma si sa, lui e' Sarti Antonio sergente mentre Macchiavelli e' soltanto uno scrittore nullatenente.
sergio.T
00venerdì 31 ottobre 2008 09:18
Sarti antonio, sergente deve sopportare l'intromissione dello scrittore nullatenente, una pagina si e una pagina no. Ha molta pazienza il nostro sergente.
Macchiavelli e' un impertinente: vuole dire la sua, ascolta gli altri, ogni tanto chiede un caffee' e s'offende se non glielo danno.
Si fa domande sul poliziotto, lo contraddice, gli chiede spiegazioni, gli chiede di ripetere cio' che ha detto; a volte s'indigna persino del suo comportamento.
E allora Sarti Antonio sergente perde la pazienza: " ma non ti fai mai
i cazzi tuoi? ( e giu' una bestemmia che il buon Loriano sottace) sei sempre tra le palle! e sei uno spacca coglioni!"


sergio.T
00venerdì 31 ottobre 2008 09:25
In uno dei primi racconti, racconta Oreste del Buono ( e devo leggere questo racconto) Sarti Antonio sergente incontra il buon Macchiavelli in giro , come al solito, per le pagine del romanzo.
- lei chi e'? -
- io sono...-
- come si chiama? -
- il mio nome e' Loriano Macchiavelli , nato a Vergato nel 1934, residente a San Lazzaro in via....
- e che lavoro fa? -
- faccio lo scrittore di testi teatrali -
- e ci vivi? -
- no, ma scrivo anche gialli -
- e ci vivi? -
- si -
- Non mi sembra un lavoro normale e nemmeno tu mi sembri del tutto a posto. Le dispiace se l'arresto e la metto in galera? -
- Faccia pure se deve -

Ha ragione Oreste Del Buono: un sergente di questo tipo e' difficile trovarlo nella letteratura italia e guai a contraddirlo. Vi chiederebbe subito i documenti.
sergio.T
00venerdì 31 ottobre 2008 09:35
e che dire con l'iperproletario Rosas?
" casa tua ha un cesso di un cesso. Ma che razza di bagno e', un bagno senza carta igienica e con i giornali di destra al suo posto? "
- proprio li', devono stare ! -
" Rosas, rivoluzionario del cazzo, guarda che quando esco di qua ti spacco la testa cosi' la smetti di fare la tua rivoluzione proletaria sul divano. Ti spacco la testa altro che rivoluzione!"
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