Itinerari: Morimondo

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sergio.T
00giovedì 10 luglio 2008 12:06
Morimondo è distante 5 Km da Abbiategrasso lungo la statale per Pavia e 30 da Milano.

Il territorio è posto sulla riva destra del Ticino, con orografia dolcemente degradante verso il fiume interrotta sporadicamente da collinette, depressioni e arginature. Il territorio comunale è vasto e prevalentemente destinato ad uso agricolo.

La vegetazione comprende, a partire dalle sponde del fiume, salici, robinie e pioppi, questi ultimi coltivati per la produzione di carta. Si possono osservate diversi boschi con pioppi dal fusto diritto disposti in regolari file parallele.


Storia
Dall'epoca romana giungono testimonianze di insediamenti coloniali nell'area dell'attuale comune. Alcuni toponimi delle frazioni (fara, dal tedesco fahren, gruppo di guerrieri) ricordano la presenza di stanziamenti longobardi.

La storia seguente di Morimondo ruota intorno alla vicende dell'abbazia e dei monaci dell'ordine dei Cistercensi che vi risiedettero. Questa relazione è testimoniata anche dallo stemma comunale, che rappresenta nella parte superiore una mitra, indicativa del potere religioso, il bastone pastorale, poiché l'abate priore aveva dignità vescovile ed una spada, simbolo del potere civile-giudiziario. Nel XV secolo infatti l'abbazia viene resa commenda. Nella parte inferiore dello stemma è rappresentato un mappamondo sormontato da una croce, altro simbolo di dominio religioso.

La fondazione della prima chiesa risale al 1134, quando i primi monaci vi arrivarono qui dalla località Morimond, vicino a Digione. Lentamente bonificarono l'area adiacente al Ticino, vi realizzarono canali di irrigazione e la trasformarono in fertile zona agricola con coltivazione a marcite. Nel 1182 iniziò l'edificazione della chiesa attualmente esistente a tre navate.

Secondo altre fonti il nome del luogo deriverebbe dalle parole francesi "moire mont", cioè "monte nella palude", poiché l'abbazia fu costruita su un rilievo in mezzo alle zone paludose.

Nel XIV secolo gran parte dei territori circostanti l'abbazia erano di proprietà della chiesa e vi sorgevano numerose cascine ed edifici di servizio. Fino al XVI secolo l'edificio venne ampliato e decorato con il coro in legno e un affresco di Bernardino Luini.

Nel 1798, con l'avvento di Napoleone I il monastero fu soppresso e il patrimonio culturale andò disperso. Oggigiorno grazie al supporto della comunità locale l'attività religiosa e culturale dell'abbazia è rifiorita.

A Morimondo si svolgono diversi eventi durante l'anno. La chiesa ospita concerti e mostre, e nel periodo natalizio è possibile visitare una esposizione di presepi. In agosto, in occasione della festa patronale si svolgono manifestazioni storiche ed una fiera.

Durante i fine settimana il paese è meta di milanesi che si concedono una mezza giornata nel verde, tra i numerosi percorsi in mezzo alle campagne fino al fiume e le abbondanti piste ciclabili.

sergio.T
00giovedì 10 luglio 2008 12:20
Un solo problema: questa abbazia e' presa d'assalto dai milanesi il sabato sera e la domenica pomeriggio.
Troppa gente, troppo rumore, un caos infinito. Peccato. Ma chi , come me, puo' andarci in piena notte o in pomeriggi feriali, e' un paradiso.
Atmosfera monacale, atmosfera riposante.
mujer
00venerdì 11 luglio 2008 15:03
sergio.T
00venerdì 11 luglio 2008 15:44
ah beh! serate , serate, nottate, nottate, passate davanti all'abbazia. Si! proprio quando a trenta kilometri i Milanesi fanno la bella vita da " benestanti!"


Qui tu ci sei stata Julia, ricordi? [SM=g8431]
mujer
00venerdì 11 luglio 2008 18:07
me lo ricordo eccome e mi è piaciuta moltissimo
ci torneremo di giorno, voglio visitare l'abbazia
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