La passione Milan
Era una sera di mezza primavera.
Milano era tiepida, buia, quell'imbrunire che scende piano piano e poi all'improvviso si fa buio.
Le luci cominciano a risaltare, a brillare: le luci di un autobus che percorre via Inganni , zona forze armate.
L'autobus e' pieno, e' colorato: noi , io e mio padre, siamo seduti in un angolino e si parla a voce alta , si grida quasi, perche' l'autobus e' molto rumoroso.
Tutti urlano , tutti gridano.
5 Km e poi piazzale Axum : decine di tram , decine di autobus, migliaia di persone , per la precisione 90 000, vanno a piedi verso la " casa" , immensa, imponente, tutta illuminata.
Siamo tutti stanchi; chi ha studiato, chi ha lavorato per l'intera giornata, un mercoledi' settimanale come tanti altri; chi ha fatto centinaia di km, chi arriva da tutte le parti.
Ora c'e' la fila per entrare: una fila lunga centinaia di metri, disordinata, chiassosa, ma stressante.
Non si vede l'ora di entrare, un panino la volo , in piedi, due sorsi d'acqua.
Ad un certo punto da piazza Corvetto due , tre volanti della polizia; a passo d'uomo con le sirene lampeggianti, sembrano in crociera, tranquille.
Dietro di loro, invece, un pulman bianco, bellissimo, con uno stemma sui fianchi, si avvicina: nella piazza si scatena il finimondo, tutti incominciano a cantare , tutti incominciano a correre sfrenatamente verso il pulman: si formano due ali di folla, tutti con le braccia alzate, tutti forsennatamente urlanti.
Non si capisce piu' nulla: la polizia rallenta accende le sirene, allarga la folla , invita a indietreggiare.
Arrivano poliziotti in moto, auto dei vigili, giornalisti, scattano i flash delle macchine fotografiche.
Ma le ali di folla non si spostano: tutti li' a cantare , a sbirciare dietro a quei vetri fume': si intravvede qualcosa, qualche viso, qualche saluto e i giocatori sorridono.
La piazza e' una festa! le poche centinaia di metri che separano il pulman dall'entrata allo stadio, si fanno eterni, lunghissimi, infiniti.
Il pulman e' ormai fermo; non fa un centimetro in avanti , io e mio padre riusciamo ad avvicinarci, di qualche metro e guardiamo in su.
Guardiamo dove guarda tutta piazza Axum.
E il canto e' sempre piu' alto, piu' forte, stordente; in quel pulman c'e' una squadra di calcio, che quella sera, per quella Milano raccolta in quel piazzale, in quello stadio, e' qualcosa di piu' di una squadra di calcio, e' il Milan.
Un ora piu' tardi, ore 20.30, fischio d'inizio dei quarti di finale di Champions contro il Porto e il mondo si ferma per 90 minuti.
Arrivederci a dopo.