Ambroise Bierce : ( letture estive ) Dizionario del diavolo

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sergio.T
00giovedì 26 giugno 2008 10:53
Nato da una numerosa famiglia (lui era il decimo figlio), Bierce condusse una vita spesso ai limiti, ma non per i vizi, bensì per il suo sarcasmo che col tempo gli valse il nomignolo di bitter, l'amaro. A quindici anni, stanco della povertà della famiglia, se ne andò di casa cominciando a girare per gli Stati Uniti e vivendo di espedienti fino a quando uno zio, Lucius, fratello minore del padre, lo prese sotto la sua ala protettrice. Lucius Bierce aveva fatto fortuna divenendo un discreto avvocato e sindaco della cittadina di Akron. Lo zio gli fece frequentare il Kentucky Military Institute, dove imparò, tra le altre cose, la cartografia, il che gli permise di arruolarsi nel 1861 come volontario nell'esercito con mansioni di topografico.

Erano gli anni della guerra di secessione, che Bierce visse in prima persona e da cui nacque Tales of soldiers and civilians, ovvero "Racconti di soldati e civili", un campionario degli orrori della guerra in cui la visione spietata e sprezzante degli uomini, nessuno escluso, dà il senso della misura di Bierce. Qui emerse un altro aspetto dell'opera di Bierce: la casualità degli eventi e l'esistenza del soprannaturale, del fantastico, che si cala nella realtà quotidiana. Da ciò nacquero anche ottimi racconti macabri e dell'orrore, sempre permeati di cinismo.

A 24 anni Bierce, stanco di quella vita, abbandonò l'esercito ed approdò a San Francisco, dove iniziò la carriera di giornalista e scrittore. Vivendo inizialmente di piccoli lavori, cominciò a scrivere e ad essere quotato per i suoi attacchi a politici, uomini di malaffare, imprenditori, tanto che secondo le cronache di allora, usava portare una pistola con se quando andava in giro. Nel 1871 sposò una bella e ricca ragazza e, grazie al suocero, fece un lungo viaggio di nozze a Londra, dove cercò di pubblicare, con scarso successo, le sue opere. Nel 1904 divorziò dalla moglie che gli aveva dato tre figli, due dei quali morti tragicamente. La morte dello scrittore è uno dei più grandi misteri della letteratura americana: nel 1913 (a 71 anni), partì per il Messico dilaniato dalla guerra civile di Pancho Villa e di Emiliano Zapata e scomparve per sempre senza lasciare traccia.
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