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Il discorso tipico dello schiavo - Silvano Agosti

Ultimo Aggiornamento: 10/06/2012 14:51
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02/04/2009 12:28
 
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Uno degli aspetti più micidiale dell'attuale cultura, è di far credere che sia l'unica cultura... invece è semplicemente la peggiore.

Beh gli esempi sono nel cuore di ognuno... per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare.
Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta...

Mentre fino ad ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso:
"Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho, perché non ne avrò un'altra,
c'ho solo questa.. e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte, 6 giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno.. per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!"

Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero
perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire...

Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta:
"Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada,
mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile"

Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me, poi, siccome c'è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno 100 volte... e allora il lavoro doveva diminuire almeno 10 volte! Invece no! L'orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l'amore, no?!

Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l'amore otto ore al giorno... sarebbe una vera tortura... e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più gradevole di fare l'amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana... certo c'ho il mitra alla nuca... lo faccio, perché faccio il discorso: "Meglio leccare il pavimento o morire?"
"Meglio leccare il pavimento" ma quello che è orrendo in questa cultura è che "leccare il pavimento" è diventata addirittura una aspirazione, capisci?

Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e debba essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è "oggettivamente" mostruoso, ma laddove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è "effettivamente" mostruoso...

"SI VABBE' MA ORMAI E' IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE"

Si, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprime, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo...il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.

Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto:
"Eh si! sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata... e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?" e lui: "Non è affar mio, signori..."

"Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell'ordine delle cose"... hai capito? Perché tutto l'Occidente vive in un'area di beneficio perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del Mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina,... no.

E' un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e dà un po' di benessere a 1/4 di Mondo, che siamo noi...
quindi, signori miei, o ci si sveglia... o si fa finta di dormire... o bisogna accorgersi che siete tutti morti...
[Modificato da mujer 02/04/2009 12:33]
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02/04/2009 15:50
 
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Triste dirlo ma e' proprio cosi'. [SM=g11802]
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23/02/2012 09:34
 
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Mi scuso con tutti quelli che si propongono di festeggiare o stanno festeggiando il giorno di San Valentino, ma ritengo importante comunicare loro che a mio parere l'innamoramento è un sottogruppo della menengite e che in genere sorge o a causa di prolungate e insopportabili astinenze o per analogia dei soggetti con immagini mitiche. Ben più interessante è la decisione di essere e sentirsi "in amore" possibilmente non solo con se stessi e l'intera umanità ma anche con qualcuno di predilette e accertate affinità elettive, con cui condurre una ricerca sull'amore. Intanto sia la giornata della donna, sia quella del bambino, sia quella della pace, sembrano concepite apposta per sottintendere che negli altri 364 giorni non ci si occuperà nè della donna, nè del bambino, nè della pace. Auguro a tutti coloro che decidono di amarsi di farlo rispettando le reciproche libertà. Un abbraccio a tutti, ricordando il parere di Shakespeare sull'argomento "Amore non è amore se si altera di fronte a delle alterazioni o svanisce con lo sparire di uno dei due amanti, oh no, è una luce fissata per sempre che attraversa le tempeste ma non ne è mai scossa. E' la stella polare di ogni barca alla deriva...

14 febbraio 2012 SILVANO AGOSTI
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23/02/2012 10:55
 
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bella pagina, non l'avevo neanche vista

ho un influenza cane e ho letto di corsa il secondo pezo e me' venuta voglia di raqccontare una cosa (se faccio errori [SM=g8473] lasciate perdere perche tengo capa a pallone...)

nei mesi passati alla sera abbiamo letto tutti insieme un po' di shakespeere :la storia in riassunto e poi qualche brano di qua e di la
ed eravamo tutti contro adri che diceva che secondo lei nelle opere di questo autore si parla sempre di "amori malati" lei dice sempre quando io rompo che voglio inamorarmi che lamore c'e' e non va cercato ma captato con tutti i nostri sensi e poi non va "tenuto" ma lasciato trasformare e vivere di suo perche' non accetta comandi ne' briglie ne' codici ne' regole me' sembrato che la sopra fosse detta la stessa cosa

magari poi rileggo.
hasta
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24/02/2012 12:07
 
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Anch'io, come Adri, penso che l'amore declamato da Scecspier [SM=g10529] sia sfigato, e infatti mi ha meravigliato che Agosti (che è un regista meraviglioso che in italia è stato vietato) lo abbia citato.
Quando l'ho conosciuto, qualche mese fa a Pescara, mi ha colpito perché ha detto delle cose precise sull'essere "in amore" che condivido in pieno.
Ad esempio, lui ha giurato alla donna che ama che non l'avrebbe mai fatta diventare sua moglie, proprio perché la ama. Se ci pensi è una dichiarazione d'amore bellissima, questa.
Lui è consapevole che i RUOLI ci blocchino, non ci facciano essere quello che siamo naturalmente. E la scuola è fautrice di questo snaturamento. Ti metto un video bellissimo, di Frank, che è questo bimbo che Agosti ha incontrato a Bologna negli anni '70 e che esprime la naturalità che la scuola ci toglie via.
Oggi Frank (lo abbiamo chiesto ad Agosti perché eravamo troppo curiosi) vive libero, sempre a Bologna, e dice che il suo cruccio è quello di non poter amare tutte le donne del mondo.
Anche Sergio la pensa così, e io gli do ragione. [SM=g10529]

Per noi donne è un po' diverso, ma oggi ti faccio gustare Frank, un altro giorno ti spiego come siamo state educate noi.

chau

D'amore si vive - Silvano Agosti

[Modificato da mujer 24/02/2012 12:10]
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19/04/2012 16:25
 
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questa mattina, nel pescarese, hanno aperto un nuovo centro commerciale della Trony.

la foto vi mostra cosa è accaduto

il titolo della stanza è attinente...
[Modificato da mujer 19/04/2012 16:32]
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20/04/2012 15:13
 
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Madonna! piu' schiavi di cosi' non si puo'. Peggio che schiavi: inesistenti!
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20/04/2012 18:21
 
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NON VE NE PUO' FREGARE DI MENO MA STANOTTE HO DORMITO MALE
e oggi e' una giornata strana non parlo di scuola perche' quella mattanza di menti non merita storia
ma mi e' stato detto che ogni giorno devo saporarlo come un piatto e allora prima di tutto devo "far finta" di non sapere di non essere per niente libero. se no' sento solo puzza. e io voglio sapere se ci sono ancora odori buoni.
ho letto li sopra sugli ah aoh ohhh ma guarda che siamo schiavi anche delle cose, della trony, di Monti e suoi valligiani, strano ma non me ne fotte niente: io ho un cell prestato, mi serve solo se perdo il pulman e ho il dovere di avisare che e se ritardo. non mi piace m0olto il computer e se non fosse per queste pagine e per voi due che dite cose non proprio cretine anche internet potrebbe farmi un baffo.

devo raccontare una cosa che mi pare centri con prostituire i figli
e se stessi a qualcosa o a qualcuno.
oggi era giorno di attivita in comunity (l'ho nominata io cosi ed e' piaciuto a tutti, fra parentesi sono tornato fra i miei mattonzoli)
di solito sono un fran chicherone a volte piu' di loro che per colpa di qualche farmaco non riescono piuì a smettere di parlare.
uno mi dice: che sei venuto a fare se non ti andava?
per abitudine, per riempire un vuoto, questo ho pensato.
Allora anche quel senso del dovere che cerco di imparare è schiavitu'?
non so se mi sono spiegato a me pare di no era di piu' quello che volevo dire, ma oggi non sono capace.
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02/05/2012 18:28
 
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Io ho capito cosa vuoi dire: l'abitudine può essere schiavitù?
Dipende, non sempre lo è. Tipo: se ti serve la tua community [SM=x1514461] per riempire un vuoto, o per uscire dal te solitario, beh, è capitato anche a me di non poterne fare a meno.
La schiavitù, secondo me, subentra quando sai per certo che non ne vuoi mezza, che con te solitario staresti meglio ma hai paura che, se la tua community non ti vede, o se non ti imponi di vederla, diventi vuoto tu e la cosa ti fa paura.
C'è vuoto e vuoto, ma non c'entra la community. C'entra cosa usi per superarlo/accettarlo.

Qui entra un altro argomento, se vuoi ne parliamo.
Nei giorni scorsi Sergio mi ha letto alcuni passaggi interessantissimi sulla necessità nelle relazioni. E' affascinante in qualche modo.
Queste massime di Chamfort dicevano che il bisogno sta alla base dei ruoli, tra marito e moglie, anche tra amici e conoscenti.
E' un bisogno che non per forza dev'essere materiale.
Pensa, ad esempio, quale bisogno ti porta nella tua community.
E non devi mica rifiutare questo bisogno, anzi! E' istintivo!
Insomma, sei veramente te stesso se riconosci che hai bisogno di relazionarti se e quando segui una tua volontà.

Spero di non essere stata troppo contorta.

abbraccione [SM=g10529]
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08/06/2012 11:29
 
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LA MAIL DELLA SETTIMANA

Da: Alice Ciangottini [mailto:aliceciangottini@yahoo.it]
Inviato: mercoledì 18 aprile 2012 10.14
A: silvanoagosti@tiscali.it
Oggetto: sopravvivenza intelligente

ti ascolto, ti leggo e ti condivido. Una domanda però perseguita i miei sogni sotto forma di ansia implacabile, tanto da accelerare il battito cardiaco: Qual è la soluzione? Io come posso non accontentarmi, aspettando una vita migliore, di quello che mi circonda? Come faccio a dire di no ad ideologie capitalistiche che sono dentro di me dalla nascita? Come spiego ai miei familiari, coloro che mi hanno cresciuto e che mi amano, che non è vita questa? Ho sempre pensato prima o poi di andarmene cosi, con una lettera di quattro parole codarde che racchiudono un buio infinito e una ricerca spasmotica della luce. Liberarmi di tutte le catene che strette intorno al polso, provocano dolore lancinante, mi negano una realtà diversa. Laurea, amore, lavoro, matrimonio, figli, tasse, tradimenti, schiavitù, divorzio. E di nuovo amore, matrimonio, tasse, schiavitù, divorzio.

Un circolo vizioso a cui non posso fare a meno, continuo imperterrita a cercare l’adattatore ad una spina troppo malmessa. E’ sofferenza. E’ irrealizzazione. E’ sfruttamento dell’intelletto umano. E’ schiavitù. E’ assenza di scelta. E’ accontentarsi e compiacersi della sopravvivenza. E’ morire senza assaporare la vita. Chi ci ha insegnato a sopravvivere? Chi ci ha dato gli strumenti per non vivere? Chi ci lega ad un cappio tutte le mattine? Io non voglio morire, non voglio il suicidio, voglio vivere, amo la vita: amo i tramonti, amo i colori, amo l’arte, amo il cibo, amo fare l’amore, amo tutto ciò di bello. Scrivo, ho un blog modesto. Spero che tu possa leggerlo e immedesimarti perchè cosi non sarò sola. aliceciango.over-blog.it/

Abbracci.

Alice Ciangottini.

Cara Alice,

se vuoi posso suggerirti una via che un po’ ti riavvicina alla vita, alla sublime esperienza della vita, facendoti uscire dalla sola ESISTENZA fatta di disagi e vera penitenza e, nel tuo caso, mi sembra anche con un tocco di disperazione..

Innanzitutto devi essere maggiorenne a tutti gli effetti e magari aver superato i 25 anni. Poi ci sono ormai viaggi di andata e ritorno in aereo che costano poche diecine di Euro. Prenotane tre uno a Berlino, uno a Londra, uno a Parigi e via a scoprire la diversità e incomincia ad allenarti seguendo le istruzioni dalla A alla F.

Insomma devi rapidamente imparare a leggere i volti delle persone per sapere esattamente di chi hai di fronte.

POI… INCOMINCIA IL TUO NUOVO CAMMINO…

A) trovare un lavoro, non importa quale, che duri al massimo 3 ore al giorno CHE TI CONSENTA DI NUTRIRTI CON DEL BUON CIBO e di trovare una stanza in cui dormire.

B) trascorrere un paio d’ore delle restanti 21 ore di libertà a incontrare persone e fare nuove conoscenze. Ma come? Semplicemente andando per le vie, magari quelle dove la gente passeggia, e quando vedi qualcuno che suscita il tuo interesse o perfino i tuoi desideri ti avvicini e chiedi gentilmente, magari con il tuo bel sorriso, “ Scusami, puoi dirmi dov’è la stazione?” “Escuse me, can you tell me where the main station is?” “Escuse moi, tu peut me dir ou est la Gare?” “Entschuldigen, weiss du wo der Banhof ist?” Se dalla sua risposta ricevi una qualche conferma al tuo interesse prolunghi il discorso e certamente puo’ accadere che ti inviti a bere qualcosa, e tu rispondi “Volentieri ma oggi devo partire lasciami un numero di telefonìno, domani torno a Roma e magari ci vediamo.” In questo modo hai fatto una conoscenza e scelta da te. In due ore puoi farne al minimo 5 di conoscenze a te favorevoli.

C) Ciò significa che in un mese, se ti comporti nel modo giusto, avrai 150 conoscenti, in un anno 1.800 e tutti interessanti, tutti verificati da un tuo gusto personale.

D) Sappi che statisticamente almeno 180 di questi conoscenti diventeranno tuoi amici.

E) Sappi infine che tra questi 180 amici almeno 18 potranno divenire AMICIZIE AMOROSE.

F) Con ogni amorosa amicizia fai un patto ferreo. “Caro amico, possiamo vederci in senso amoroso solo una volta al mese e quando ti telefono io”.

G) Durante questa ricerca sperimenterai col tuo partner per una intera serata vi chiederete cosa si intende per tenerezza, passando dalle parole alle carezze, a una conoscenza diretta dei corpi mediante delicati sfioramenti e toccamenti di ogni zona corporale.

H) Con altri la ricerca verterà in un primo tempo su cosa si intende per “sensualità”.

I) Con altri invece la ricerca sarà su cosa si intende per amore.

L) FINALMENTE POTRAI INCOMINCIARE A FARE L’AMORE MA SOLO SE POTRAI ESERCITARE OGNI VOLTA SIA LA TENEREZZA CHE LA SENSUALITA ( i cinque sensi) SIA L’AMORE.

M) Se poi un giorno desidererai avere dei bimbi potrai scegliere finalmente.

Cara Alice,

facendo questo diventerai finalmente te stessa, ma mi raccomando, prima cerca di diventare ECONOMICAMENTE, indipendente lavorando tre ore al giorno altrimenti tutto crolla. Finalmente diventerai una donna poi una persona e infine in questo trionfo di libertà crescerà in te potente e indomabile LA CREATIVITA’ e sarai proprio Alice, ovvero un ESSERE UMANO cioè il massimo capolavoro che la natura ha fatto in 5 miliardi di anni, un prototipo perfetto di divinita’ in miniatura. Poi magari ci vediamo.

Silvano Agosti
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10/06/2012 14:51
 
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fucata non perfecta

(roba presa da uno scrittorucolo, usato per interminabili discussioni e mi pare che anche qua calza pennello)

sto agosti manco sa cos'e' la schiavitu'
secondo me, ovvio, o meglio: tiene pensieri fra le nuvole e non sa che i piedi affondano in melma quasi sempre e quelli delle donne di piu'

solidale con la confusione di Ciangotta: sta agitandosi e già fa tanto
sempre secondo me.


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